giovedì 22 aprile 2010

Indicazioni nazionali dei licei: la posizione della FLC CGIL

La FLC CGIL ha inviato al MIUR le proprie osservazioni sulle Indicazioni nazionali dei Licei.

Il documento, nel ribadire la nostra ferma contrarietà a tutta la politica sull'istruzione della Gelmini, si sofferma sugli aspetti di criticità di carattere generale ed esamina analiticamente le Indicazioni di alcune discipline.

Ribadiamo in ogni caso che, in base alle norme in vigore, la Legge 53/03, il Regolamento sull'autonomia DPR 275/99, la Legge 133/08, le Indicazioni nazionali devono essere emanate con Regolamento, previo parere delle commissioni parlamentari, e non con decreti del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

è assolutamente necessaria una mobilitazione di peso contro questa riforma antiistruzione

Fabio ha detto...

Mi rivolgo al principale sindacato italiano per fare notare che l'insegnamento dell'Informatica sta diventando il salvagente di tutti tranne che per gli stessi informatici. Infatti, pur perdendo per ogni anno scolatico dei Tecnici 2 ore Sistemi e 2 ore per Informatica, nei licei e nei bienni degli istituti tecnici industriali sta avvenendo una cosa assurda: gente di varie classi di concorso e non abilitate per la A042 (informatica) potranno insegnare informatica, col rischio che gli informatici rischino di restare tagliati fuori pur di essere il salvagente delle altre classi di concorso a rischio. Si confonde forse l'informatica con il semplice patentino ECDL? E' inammissibile che nei Licei (scienze applicate) l'informatica possa essere insegnata da chi non possiede la A042 me basta che sia abilitato in matematica (A047 e A049) o in elettronica (A034)! Mi chiedo allora perchè noi laureati in informatica e abilitati per la A042 non potremmo insegnare Matematica o Elettronica pur non possedendone l'abilitazione?
Inoltre nei bienni dei Tecnici e Professionali è inammissibile che l'insegnamento dell'Informatica sia data ad A075 e A076 addirittura col rischio MOLTO CONCRETO che queste classi di concorso possano successivamente confluire nella A042. Vi immaginate, fra qualche anno, qualche collega di trattemnto al quinto anno che insegna Sistemi o Informatica negli ITI?
Capisco che l'effetto nefasto della riforma porti a tagli molto forti, me resta inammissibile che a pagare siano le piccole discipline. Un docente soprannumerario per la A042 sarà sballottato per anni. Un precario A042 rischierebbe di avere più il posto.
Invito i sindacati a difendere l'insegnamento dell'Informatica affichè possa avere la stessa dignità delle altre materie.

Anonimo ha detto...

Area comune industria e artigianato mancano le ore di diritto ed economia e scienze integrate!!!

Antonio Peduzzi ha detto...

Insegno fiulosofia e storia in un liceo classico. Le "indicazioni" non mi divertono, perché mi sembrano pensate con una logica assai strana, che fa venire in mente i sommari dei manuali anteriori agli anni Sessanta. La storiografia non è una disciplina pensante, oper questi signori. Della filosofia si parla con un lessico straniante. Forse gli esperti non conoscono ciò di cui sarebbero, appunto, esperti. C'è forse un aspetto di cui si dovrebbe tener conto: il problema della qualità dell'insegnamento di queste due discipline (sì, discipline, sono spiacente per i compagni che nella Flc polemizzano contro le discipline, forse perché hanno di meglio da praticare e insegnare) dipende essenzialmente dal grado di formazione intellettuale degli insegnanti. Richiamandomi a un sentimento di carità, preferisco non approfondire il problema, che però esiste e ha raggiunto dimensioni tragiche. Infine: non accetterò queste "indicazioni", perché mi sembra che gli "esperti" ne capiscano meno di me. E non accetterò di redigere programmi "comuni" con altre colleghe e altri colleghi: sarebbe una sciocca ipocrisia. Chiedo di essere lasciato in pace nel mio lavoro. E se qualcuno ha qualcosa da dire, parli con gli studenti con i quali ho lavorato e la pianti con tutte le sciocchezze delle "indicazioni".
Antonio Peduzzi

e-mail: marx48@interfree.it

Ketty ha detto...

Tralascio qualsiasi altra considerazione sui criteri della Controriforma Gelmini – Tremonti: tutto e a tutti è stato detto. Mi chiedo solo quale sia il significato che gli “esperti” attribuiscono alle parole. Come sia possibile (faccio un esempio) in un totale (teorico) di sessantasei ore di lezione annue affrontare ben 19 argomenti imprescindibili (mi riferisco alle Indicazioni nazionali di Storia)?. Come sia possibile riproporre un modello sostanzialmente dossografico della Filosofia (la conoscenza del pensiero di alcuni filosofi è imprescindibile, ma attenzione, gioverà conoscere tutto il resto ...) e nello stesso tempo affermare che l’intento è quello di favorire lo sviluppo di un pensiero organico e sistematico, attraverso la lettura dei testi, la contestualizzazione e la sottolineatura della “portata potenzialmente universalistica” del pensiero filosofico? Se già rispetto alla declaratoria ho alcune perplessità, queste aumentano e diventano insormontabili riguardo al modo nel quale come insegnante sarei chiamata a realizzare tale “opera omnia”. Come sia possibile assicurare “qualità e individualizzazione all’apprendimento e contestualmente trasformare le classi in un contenitore di 30/32 studenti, i cui volti a stento si riesce a mettere a fuoco? A voler essere benevoli l’impressione è che si pensi a una modalità esclusivamente trasmissiva di contenuti: tante belle pillole di saggezza che gli studenti diligentemente ripeteranno rendendo il loro insegnante “felice” di riascoltarsi nelle parole del discepolo.
Detto questo, mi associo a quanto detto da altri: in scienza e coscienza i docenti conoscono benissimo quali sono le finalità dell’insegnamento della filosofia e della storia, quali siano i problemi fondamentali che è necessario mettere a fuoco per comprenderne il senso, quali siano i metodi da seguire e quanto sia necessario selezionare e rimodulare all’interno di una “materia” per farla diventare un “sapere”. La Controriforma forse non ha tenuto conto di questo.

LastefiG ha detto...

chi decide quali discipline vengono diminuite nella classi successive alla prima???????

lucrezia ha detto...

Mi sembra che nelle osservazioni fatte dalla CGIL nei confronti delle nuove indicazioni nazionali, non siano state poste adeguatamente in risalto le variazioni riguardanti le Scienze naturali, comprendenti Scienze della Terra, Chimica e Biologia le cui ore sono diminuite in tutti i licei. Ciò non solo renderebbe difficile il raggiungimento degli obiettivi da parte degli alunni, sia riguardo le conoscenze che riguardo le competenze, ma anche renderebbe impossibile lo svolgimento della cosìddetta didattica laboratoriale, necessaria nell'ambito di questa disciplina e richiesta anche dalle indicazioni nazionali proposte dal Ministero.

Loredana ha detto...

Insegno materie letterarie e latino in un Liceo Scientifico. Mi rendo conto che è inutile ogni discussione sui quadri orario visto che sono stati approvati. Ritengo che le indicazioni nazionali siano così vaghe proprio perchè ci si rende conto che si vuole troppo con troppe poche ore e tutti i problemi vengono lasciati ai docenti. Tre osservazioni:1)E' necessario chiarire quali materie saranno scritte e orali e quali solo orali(particolare non trascurabile);2)Nelle indicazioni relative al latino del Liceo Scientifico rispetto a quelle del Liceo Classico non compare l'espressione"saper tradurre";3)Al Liceo Scientifico l'insegnamento di italiano, latino, storia e geografia (al biennio) è sempre stato affidato alla classe di concorso A051. Come mai per il prossimo anno scolastico la situazione sarà la seguente? Italiano A051 e A050, latino A051, storia e geografia al biennio A051. Premesso che a mio parere le discipline debbono essere affidate tutte come in passato alla A051, non colgo la logicità di affidare anche alla A050 italiano e non storia e geografia.

Angela ha detto...

Insegno materie letterarie e latino in un Liceo Scientifico. Condivido le critiche mosse dagli altri colleghi relativamente alla logica che muove questa Controriforma: la riduzione degli insegnanti della scuola pubblica. E tra i docenti, quelli che pagano di più sono i docenti cosiddetti “Intellettuali” che si sono visti ridurre le ore di Latino, di Italiano, di Storia e Geografia (genialata!). A proposito di assi e di prove Ocse-Pisa! Tuttavia è evidente che alla maggioranza degli italiani non importa se la scuola pubblica viene sempre più dequalificata. Personalmente, sconsiglio ai miei studenti di intraprendere un percorso universitario finalizzato all’insegnamento. Ma arrivo alla richiesta: i quadri orari dello scientifico indicano per l’insegnamento dell’italiano due classi di concorso la A051 e la A050. Premetto che lo scientifico non ha mai avuto questa seconda classe di concorso (A050). È possibile chiedere al Collegio Docenti che prenda posizione rispetto all’insegnamento “atipico” dell’Italiano e deliberi che venga mantenuto lo status quo? Cioè che allo Scientifico continuino ad esserci solo cattedre di A051?

FABIO MADAU ha detto...

Mi corre l'obbligo di segnalare come nelle osservazioni della FLC manchi un dato inquietante. Nonostante il drastico taglio degli organici del personale docente, con la perdita di numerosi posti di lavoro, la nuova realtà del liceo musicale non produrrà nessun nuovo posto di lavoro. Mi riferisco al fatto che benchè siano presenti docenti pluridiplomati e pluriabilitati dagli stessi conservatori, questi non verranno utilizzati come risorsa per le nuove discipline introdotte dalla riforma , perchè le materie musicali saranno di competenza dei docenti dello stesso conservatorio( tramite apposita convenzione)! Un epigono del dio Crono (che divorava i suoi stessi figli)? Sottolineo che il conservatorio è Istituto di Alta formazione artistica e musicale: l'università della musica. Perchè dunque impiegare queste professionalità per insegnare al liceo le discipline musicali? Per analogia proporrei che per l'italiano ci si rivolga alla facoltà di lettere dei nostri atenei; così per la lingua inglese o francese potremmo trovare i docenti non più dalle graduatorie provinciali ma dalla facoltà di lingue.
Alcune OO.SS. hanno già chiesto al MIUR il ricorso a docenti forniti di abilitazione in educazione musicale / strumento e del diploma di conservatorio.
Anche l'unione artisti UNAMS sottolinea come i docenti in possesso di abilitazione specifica (A031 A032) sono in grado di insegnare nei licei musicali diverse discipline oltre che strumento. Qual'è la posizione in merito della FLC-CGIL?
FABIO MADAU

giovanna federico ha detto...

Ometto le infinite considerazioni che vorrei fare dopo decenni di formazione didattica e provo a rimanere sui "tempi"
Gli argomenti , Matematica biennio, liceo classico, ne ho contati 89 (!) tra le righe delle "Indicazioni" devono “stare dentro” il monte ore : 3 per settimana, 99 per anno, al quale è necessario sottrarre le ore per assolvimento di compiti dovuti quali le verifiche, stimate al minimo.
Per un “congruo numero di verifiche” :3 per quadrimestre(?), 6 per anno = -6 ore,
per analisi, commenti, revisioni dei risultati delle stesse: 6 per anno(?) = -6 ore,
per verifiche per il recupero delle insufficienze: 2 per quadrimestre(?) = -4 ore,
per verifiche orali per un min di 27 alunni =-6 ore (?)
totale da sottrarre 22 ore annue senza considerare i tempi per revisioni approfondimenti applicazioni etc..
Altre detrazioni, con probabilità minima, che incidano sul monte ore:
una assemblea di classe a quadrimestre=-2 ore,
due assemblee di istituto= -2 ore,
una visita guidata o viaggio =-2ore, occorre sottrarre ulteriori 6 ore.
99-22-6=71 ore.
Se si suppone che gli argomenti abbiano tutti lo “stesso peso” , possiamo contare al più su 0.79 ora per ogni argomento, che basta, forse, a fornire una informazione generale sugli argomenti sopra elencati e non certo ad assolvere agli “infiniti” estrapolati dalle “Indicazioni:
acquisire, acquisire concettualmente, acquisizione tecniche, approfondire, avere familiarità, comprendere, comprendere in profondità gli aspetti concettuali, connettere, conoscere, costruire, descrivere, dimostrare, dominare, essere capace,
ottenere, padroneggiare, possedere, rappresentare, ricavare, riconoscere, risolvere,
saper usare, sviluppare.Pur accettando il “consiglio “ : “ L’ampio spettro di contenuti affrontati richiede che l’insegnante sia consapevole della necessità di un buon impiego del tempo disponibile.” evitando quindi di salutare gli alunni, accertarne le presenze, dare il tempo di mettere sul banco i materiali necessari (cambio d’ora), controllare che abbiano lavorato a casa, ascoltare le difficoltà singole o di gruppi (mettere in evidenza i nodi problematici, evidenziare gli ostacoli, utilizzare canali comunicativi differenziati per attivare diversi strumenti cognitivi,..)leggere le eventuali circolari “che passano”, risulta evidente che il conseguimento delle competenze richieste non può essere realizzato.
Nuovi saperi ? tutti ripresi dal PNI o Brocca che si realizza con 5 ore in più!
Come già detto in altra sede:la solita pubblicità: fumo.

Anonimo ha detto...

INSEGNAMENTO CON LA CL. A031 NEI LICEI COREUTICO-MUSICALI

Mi rivolgo a voi, l'unico sindacato serio del Paese, per porre una questione relativa al reclutamento nei licei coreutico-musicali. Se non sbaglio, la nuova tabella prevede che possano accedere all'insegnamento di "Storia della Musica" gli abilitati nella classe di concorso A031 "purché tale abilitazione sia congiunta alla Laurea in Musicologia o DAMS". Io sono abilitata in tale classe di concorso, sono ovviamente diplomata in uno strumento (pianoforte) ma ho "solo" la Laurea in Lettere con Tesi in Storia della Musica e svariati altri esami ad indirizzo musicale (conseguita - con lode - presso l'Univ. La Sapienza di Roma). Ora io mi chiedo: è possibile che, dopo tanti anni di studi e sacrifici, non solo non ho praticamente possibilità di insegnare nell'ex Istituto Magistrale - vista la riduzione delle ore di Musica e il già esiguo numero di tali Istituti - ma non possa avere nemmeno la possibilità di farlo nei Licei coreutico-musicali, nella cui attivazione speravano tutti quelli nelle mie stesse condizioni? Io credo sia anche illegale aggiungere ulteriori requisiti al possesso dell'abilitazione, poiché al momento dell'iscrizione al corso abilitante in Didattica della Musica (o altro corso che garantiva il possesso dell'abilitazione al termine del percorso formativo - posto il superamento di tutti i relativi esami), nessuno ci ha avvisati che l'abilitazione sarebbe stata valida solo... a metà! Altrimenti chi non fosse stato in possesso della laurea solo ora richiesta, non avrebbe proprio seguito il corso abilitanteo comuque avrebbe potuto scegliere con maggiore libertà e consapevolezza!!! Possibile che nessuno si sia posto questo problema o sono io a non essere al corrente di ulteriori sviluppi? Ringrazio anticipatamente per la risposta

Anonimo ha detto...

Iscritta alla cgil da sempre non capisco le ragioni del mio sindacato che , nonostante tutto quella che stà accadendo, si è dichiarato contrario al blocco degli scrutini.
Chi scrive ha sempre avuto un alto conceto della legge e non è mai stata una persona sovversiva me ci sono momenti in cui bisogna schierarsi.

Anonimo ha detto...

Ma perchè non si cambia il nome? invece di chiamarla "informatica" la si chiami "Posti vacanti". Forse cosi una volta per tutte si capisce chi fa cosa e come, alle scuole superiori. Matematica incece di chiamarla cosi chiamiamola "Altri posti vacanti". Che bisogno c'è che la insegnino gli abilitati in Matematica? E informatica? che bisogno c'è che la insegnino gli abilitati in informatica? TAnto del livello non importa niente a nessuno, nè tantomeno il livello dei docenti. Questa è la realtà. Questa è la grande riforma della scuola.... Chissà come andrà..

Anonimo ha detto...

Ma perchè non si cambia il nome? invece di chiamarla "informatica" la si chiami "Posti vacanti". Forse cosi una volta per tutte si capisce chi fa cosa e come, alle scuole superiori. Matematica incece di chiamarla cosi chiamiamola "Altri posti vacanti". Che bisogno c'è che la insegnino gli abilitati in Matematica? E informatica? che bisogno c'è che la insegnino gli abilitati in informatica? TAnto del livello non importa niente a nessuno, nè tantomeno il livello dei docenti. Questa è la realtà. Questa è la grande riforma della scuola.... Chissà come andrà..

Anonimo ha detto...

penso che se non ci fossero i sindacati le cose funzionerebbero meglio..!!! siamo di fronte a una cosa cosi evidente,e loro dove sono..? ASSENTI. Come sempre! La A042 è e sarà sempre la culla del sistema scolastico. MA quale informatica, è tutto un magna magna...!!! Popolo di ignoranti siamo e rimarremo.....