mercoledì 17 febbraio 2010

Il riordino della scuola superiore: unica strategia i tagli

Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 4 febbraio 2010 ha approvato i regolamenti della secondaria superiore.

Nessun biennio unitario, meno ore, meno laboratori. Insomma un vero e proprio impoverimento della formazione culturale dei giovani. E poi sempre più tagli di personale.

Al momento sono disponibili solo i profili i piani orario e le confluenze, mentre i regolamenti definitivi sono ancora nelle mani di Tremonti che deve certificare i "tagli" previsti.

La FLC Cgil durante tutto l'iter di approvazione dei regolamenti ha espresso e motivato le proprie posizioni, che sono state ribadite nell'Assemblea pubblica nazionale del 17 febbraio.

Riteniamo importante, anche alla luce dell'ordine del giorno approvato da quella assemblea, mantenere viva l'iniziativa e le prese di posizione di scuole, singoli e associazioni.

Abbiamo già inserito direttamente tra i commenti quelli che sono pervenuti nei giorni scorsi.

89 commenti:

Claudia ha detto...

Sono una docente di musica entrata di ruolo dal '93 (dopo anni di pre-ruolo, carriera concertistica, concorsi, abilitazioni, corso per il sostegno ecc) ed insegno in una Scuola superiore. Nel visionare i nuovi quadri orari ho visto all'improvviso sparire la mia materia (Ed. Musicale) dal Liceo delle Scienze Umane a favore di Diritto (molto probabilmente si sono fatti sentire di più).
Mi pongo il seguente quesito: come si può, in un paese come l'Italia (patria dell'Opera), operare una scelta del genere? Chi ha il diritto di togliere o meglio di non dare ai ragazzi alcuna conoscenze musicale? Come si giustifica un Liceo delle Scienze Umane senza la Musica?
Per favore, non venitemi a parlare dei Licei Musicali che come sappiamo tutti sono dei bluff, solo 40 sezioni, e le cattedre sono già state assegnate ai docenti di conservatorio che , come in una riunione avuta di recente, non sanno dove mettere le mani. Perchè, poi, non sono presenti in tutte le province? Mi parrebbe anticostituzionale, credo che si vada a ledere il diritto allo studio; capisco l'Istituto Navale che non può essere impiantato a Trento ma un Liceo Musicale perchè no?
Non voglio fare una questione solo sindacale ma già con la Riforma Gentile il nostro paese era stato privato (e si vede bene dai nostri ragazzi e dalle nostre maestre) di una cultura musicale collettiva (osserviamo bene i teatri: età media 80 anni) ora che si stava risensibilizzando i giovani alla musica colta viene completamente tolta, ritornando ad essere un sapere elitario.
Inoltre, chi ha detto che Storia dell'Arte è più importante di Storia della Musica? Perchè è presente in tutti i percorsi mentre Musica è stata tolta da tutti i Licei ed Istituti?

Credetemi, l'ho fatto e lo faccio volentieri questo lavoro soprattutto perchè l'ho scelto.
Per favore, fate qualcosa, cercate di rimetterla nel curriculum scolastico.

Assistente tecnico Istituto Alberghiero ha detto...

Sono un assistente tecnico (precario da ben nove anni) presso un ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE, sono d'accordo che dopo decenni ci debba essere una riforma della scuola ma reputo sia un errore tagliare le ore di laboratorio ai professionali soprattutto quello sopracitato dato che è una scuola con un enorme bacino di studenti che riesce tutt'oggi (in un periodo di crisi) a immettere gli stessi fin da subito nel mondo del lavoro,ancor di più perchè l'Italia rappresenta la culla della cucina mediterranea e dell'ospitalità e tra l'altro è un paese con forte vocazione turistica.
Chiedo per questo che siano rivisti gli orari post-riforma di quest'istituto che è il fiore all'occhiello della scuola italiana.

Docente di Filosofia ha detto...

Insegno Filosofia, psicologia e scienze dell'educazione (A036) in un futuro liceo delle Scienze Umane e sono laureata in scienze politiche.
Quale principio ispira la volontà di separare l'insegnamento di filosofia (accorpandola con storia e trasformandola in A037) dalle altre scienze umane in quello che sarà appunto un liceo delle scienze umane? Inoltre, perché sarà consentito a chi è abilitato solo nella A036 (come me) di insegnare comunque anche la A037, fermo restando il titolo di studio ? Infatti, tra questi, è esclusa (da sempre) la laurea in scienze politiche, anche se ci sono tanti esami di storia in più rispetto ad altre lauree alle quali, invece, è sempre stato consentito l'accesso all'insegnamento della A037 (come psicologia o pedagogia). Personalmente, rischio allo stato delle cose, di essere presto in sovrannumero nella mia scuola. E siccome sono abilitata anche in diritto (A019) nonché all'insegnamento nella scuola materna ed elementare, il mio futuro sarà quello di riconvertirmi in un ordine di scuola di grado inferiore o nel sostegno se attiveranno nuovi corsi di specializzazione! Grazie Berlusconi!

Lend - Lingua e Nuova Didattica ha detto...

LE BUGIE SULLE LINGUE NELLA (NON) RIFORMA TREMONTI/GELMINI DELLE SUPERIORI


Leggi su www.lend.it

Gruppo insegnanti matematica Montebelluna ha detto...

Siamo un gruppo di insegnanti di matematica del liceo scientifico “Primo Levi” di Montebelluna in provincia di Treviso appartenenti alla classe di concorso A047 Matematica.
Vorremmo porre alla vostra attenzione la situazione di disagio che si verrà a creare per alcuni insegnanti di matematica nei licei scientifici in seguito alla ristrutturazione delle cattedre.
Nel nostro liceo, con la riforma delle cattedre, questa classe di concorso è destinata a scomparire perché la classe di concorso A047 verrà sostituita completamente dalla classe A049 Matematica e fisica. Nel nostro istituto gli insegnanti della classe A047, per completare l’orario, insegnano non solo nel biennio, come prevede l’attuale organizzazione delle cattedre, ma anche nel triennio.
Il nostro gruppo di insegnanti possiede questo tipo di abilitazione da almeno dieci anni e alcuni di noi insegnano matematica in questo istituto da altrettanto tempo: pensiamo perciò di essere una risorsa di esperienza per il nostro istituto. La ristrutturazione delle cattedre invece ci costringerà a cambiare istituto facendoci cosi perdere l’esperienza accumulata nell’insegnare in questa scuola e costringendoci per di più a ritrovarci in coda alla graduatoria del nuovo istituto.
Noi, insegnanti di matematica della classe A047, non abbiamo alcun modo per porre rimedio a questo stato di cose in quanto non ci sono più concorsi per conseguire l’abilitazione all’insegnamento della fisica, cosa che siamo in grado di fare perché gli insegnanti di questa classe di concorso sono laureati in fisica o in matematica e le nostre lauree in matematica prevedevano di sostenere almeno tre esami di fisica.
Abbiamo alcune proposte da fare. La prima ricalca la soluzione che da anni è attuata nel nostro liceo: gli insegnanti di matematica della classe di concorso A047 insegnano nel biennio e nel triennio completando in questo modo l’orario delle diciotto ore settimanali di lezione e questo fino ad esaurimento della graduatoria; proponiamo quindi di lasciare distinti gli insegnamenti di matematica e fisica
La seconda proposta è di accorpare le classi di concorso A049 (matematica e fisica) e A047 (matematica), in un’unica classe, istituendo pertanto dei corsi di riqualificazione tenuti dai docenti dello stesso istituto, docenti di provata esperienza che siano in possesso dell’abilitazione in fisica e insegnino fisica. Quest’ultima soluzione permetterebbe anche lo scambio di esperienze di insegnamento tra i docenti.
(Le prime due sono proposte transitorie, permetterebbero al personale in servizio di restare nel proprio istituto fino alla fine della carriera e di cambiare le norme di reclutamento solo per le nuove leve di insegnanti).
La terza proposta invece riguarda la riorganizzazione delle cattedre di matematica e fisica in tutti gli istituti superiori, distinguendo gli insegnamenti come di fatto ora avviene non solo nel nostro istituto, ma anche in altri istituti.
Speriamo vivamente che la nostra situazione sia presa in considerazione e le nostre istanze siano accolte.

Anonimo ha detto...

siamo un ITAS di Napoli con una specificità abbiamo l'Indirizzo "DIRIGENTI di COMUNITA'" unico in Campania ed in tutto il meridione,nelle confluenze dovrebbe diventare finanzia e marketing ma che cosa centra un indirizzo sociale con l'economia ed il marketing quando abbiamo formato sempre diplomati che si intereressano di geriatia,infanzia,tossicodipendeza,ed attivita' sociali/culturali/turistiche.
Allo stato non sappiamo cosa faremo? Qualcuno ne sa di piu?.
Grazie

lumol ha detto...

Sono un docente precario di Geografia (cc A039). Vorrei sapere come mai nessuno ci sappia dire che fine faremo visto che la materia scompare dai professionali e rimarrà solo nei 2 indirizzi dei tecnici. Confluiremo in qualche nuova classe di concorso o moriremo per mancanza di cattedre, dato che prima bisognerà collocare i perdenti posto di ruolo dei professionali?

Gianluca ha detto...

Fatto di cui siete sicuramente a conoscenza ma che è meglio stigmatizzare. Con l'avvento dei nuovi Licei, gli insegnanti di chimica dell'ex Liceo Scientifico Tecnologico (classe di concorso A013)rischiano di perdere la cattedra. Sollecito/iamo perchè l'insegnamento di "Scienze Naturali" nei futuri Licei possa essere assegnato, senza accorpamento di classi di concorso, sia alla A060 sia alla A013, per non creare un'incresciosa disparità. Saluti, Gianluca.

Unknown ha detto...

Mi chiamo Salvatore, e sono un A.T. con 15 anni di servizio. Per quanto riguarda gli Ass.ti tecnici la FLC CGIL cosa ha proposto, visto che con la riforma Gelmini tenderanno a scomparire sia nei Tecnici e Professionali che nei Licei favorendo l'inserimento degli ITP non mi sembra giusto con la scuola tecnologica del terzo millennio.

Anonimo ha detto...

Sono un assistente Tecnico di ruolo da 20 anni. Visto che da tanti anni si sente dire che gli A.T. non servono e che non fanno nulla, vi chiedo di proporre l'eliminazione di questa figura professionale. Se così non è allora fatevi portavoce delle nostre esigenze.
1) Dare la possibilità della carriera all'interno della scuola, cosi come gli amministrativi;
2) uscire dalla sigla ATA, visto che noi lavoriamo di fatto nell'area didattica.

Saluti.
Un ass. Tecnico laureato e frustrato.

Francesco ha detto...

Sono un Assistente tecnico di laboratorio e chiedo a gran voce che il sindacato tuteli la scuola pubblica e la mia categoria.. sono precario da 11 (undici) anni e dopo continui salti mortali per far funzionare vecchi laboratori ormai da rottamare, essere sempre a disposizione per dare una mano ( e molto spesso qualcosa di più) per il buon funzionamento della scuola non sento parlare altro che di itp docenti e amministrativi .. siamo quelli più deputati a traghettare la scuola nell'uso delle nuove tecnologie ed invece siamo trattati come il parente scemo che non si nomina neppure ... forse siamo pochi e non contiamo come bacino di voti ma esigo rispetto da questo governo e dal sindacato che seguo da sempre.
L'anno scorso ci hanno massacrato con i tagli ora BASTAAAAAAAA!!!
grazie

Marina Fiori ha detto...

Primo: grazie per l'aver dato vita a questo blog, che finalmente mostra un po' di partecipazione. Ho letto tutti i commenti, alcune cose mi sfuggono, come forse accadrà a chi, non conoscendo la materia e il tipo di corso in cui insegno, leggerà quanto segue, che è lo stralcio di una lettera di richiesta di chiarimenti inviata all'Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna circa la mia classe di concorso, destinata apparentemente a scomparire senza essere sostituita da qualcosa di analogo. Prima di questo però vorrei fare una premessa generale: facciamo sentire la nostra voce. Lo dicono tutti quelli che conosco, fuori dalla scuola, che la nostra voce non si sente. Facciamola sentire.
Non solo sul blog, dove ci lamentiamo tra noi e speriamo che il sindacato raccolga: scriviamo ai giornali, indiciamo conferenze stampa, parliamo alla radio, inventiamo forme di lotta che non siano solo il solito sciopero, che possano far comprendere anche al di fuori del nostro ambiente quale sconcerto e confusione sta creando questa riforma, rendere chiaro che non c'è nessuna finalità educativa dietro a questi cambiamenti e che l'obiettivo è unicamente il taglio dei posti come previsto dalla finanziaria di Tremonti. Che se c'è un disegno è qello di americanizzare la scuola italiana, favorendo il fiorire delle scuole private (per gli alunni delle quali lo stato, già ora, spende pro capite molto di più di quanto spenda, sempre pro capite, per gli studenti della scuola pubblica) e trasformando la scuola pubblica in un ripiego per chi non si può permettere di meglio. E' da molto che questo disegno va avanti, da quando si cominciò a parlare di scuola azienda, ma sembra che la maggior parte di noi non si accorga di nulla, o non gl'importi nulla, o sia completamente rassegnata.
Ce l'abbiamo ancora una dignità, un'etica, abbiamo la percezione dell'importanza del nostro lavoro, abbiamo il coraggio di rischiare per quello in cui crediamo?
Questa è una guerra che forse siamo destinati a perdere, ma forse ci sentiremo meglio con noi stessi se no la perderemo senza esserci prima distesi a terra davanti ai carrarmati del nemico. Con questo nemico, questa strategia non funziona. Ce ne vogliamo accorgere? Marina.
Ok, per quanto riguarda me e le mie materie (a questo punto quello che m'importava veramente dire l'ho già detto) rimando a un eventale secondo post.

diablo ha detto...

Sono un A.T. di ruolo da 4 anni con 8 anni di precariato, ma devo riconoscere che il fatto di essere di ruolo e quindi secondo brunetta e company GARANTITO ; non mi dice nulla anzi.... mi sento + precario di prima.. non ho idea di cosa prepari per noi tecnici questa riforma , ma non mi aspetto nulla di buono.. anzi mi chiedo e chiedo ai sindacati cosa state facendo per noi tecnici? che futuro avremo? e' davvero questa la scuola che vogliamo per i nostri figli? quindi nei tanti nuovi laboratori che si apriranno lavoreranno solo gli ITP? faranno anche la manutenzione? risolveranno tutti i problemi con le nuove tecnologie? faranno anche assistenza agli scrutini? agli esami di stato? e durante il periodo estivo faranno assistenza in segreteria? sono proprio curioso........

Marina Fiori ha detto...

Errata corrige:
Questa è una guerra che forse siamo destinati a perdere, ma forse ci sentiremo meglio con noi stessi se LA perderemo senza esserci prima distesi a terra davanti ai carrarmati del nemico. Con questo nemico, questa strategia non funziona.

E perdonate per la lunghezza di quanto segue.

Quesito: “Classe di concorso A024: Disegno e Storia del costume/Disegno Professionale”
Nella bozza di accorpamento delle nuove classi di concorso, la disciplina indicata con l’attuale sigla A24-Disegno e Storia del costume confluirebbe, insieme alla A025, nella classe di concorso A-02/Arte e tecniche di rappresentazione grafica negli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado e non risulterebbe più materia d’indirizzo e professionalizzante, ma bensì disciplina di “area comune”.
L’attuale A24-Disegno e Storia del costume, invece, appartiene all’area professionale nell’ordinamento degli Istituti professionali per l’Industria e l’Artigianato (indirizzo Tecnico dell’abbigliamento e della moda). Infatti, nel Biennio post-qualifica A24 diventa Disegno Professionale ed è oggetto di seconda prova scritta all’Esame di Stato (anche per l’anno scolastico in corso 2009/2010) con il codice meccanografico M005:Disegno Professionale, come da allegato al D.M. nr.5 del 15/01/2010.

Nell’attuale Schema di riforma, nel I e II anno del settore “Industria e Artigianato” (individuato all’allegato C dalla lettera C1 “Produzioni industriali e artigianali”) sarebbe prevista la disciplina A-56/Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica (in cui confluiscono A71-Tecnologie e disegno, A27-Disegno tecnico e Artistico e A23-Disegno e modellazione odontotecnica) che non può essere insegnata dall’attuale disciplina A024 a cui è stato associata A-02/Arte e tecniche di rappresentazione grafica.

Inoltre, nel III, IV e V anno la materia di indirizzo, Progettazione e Realizzazione del Prodotto, sarebbe affidata alla nuova classe di concorso A-39/Scienze e tecnologie tessili, dell’abbigliamento e della moda (corrispondente alle attuali classi di concorso A068-Tecnologie dell’abbigliamento e A070-Tecnologie tessili), che non può essere insegnata dall’attuale disciplina A024 a cui è stato associata A-02/Arte e tecniche di rappresentazione grafica.

Di fatto, l’attuale A24/Disegno e Storia del Costume e Disegno Professionale non rientra più nelle discipline insegnate nell’Istituto Professionale indirizzo Industria e Artigianato.


Si richiedono chiarimenti in merito:
come è possibile che una materia, fino ad oggi, d’indirizzo e professionalizzante nell’area Tessile/Abbigliamento, oggetto d’esame di stato (leggi seconda prova scritta per l’indirizzo di Tecnico dell’abbigliamento e moda) possa, nel nuovo quadro orario di riferimento della riforma, scomparire e divenire una disciplina, di fatto, di “area comune”, con la dicitura “Arte e tecniche di rappresentazione grafica”, (come si evince dalla tabella A dell’allegato A) insegnata solo nel primo biennio, anche dei Professionali, ma non nel biennio dell’indirizzo “Produzioni Industriali e Artigianali”?

zio ha detto...

…perché la Scuola non sia delle tre “ I ”.

(indolenti, ingenui ed imbecilli).

Che la riduzione oraria a 32 ore settimanali di lezione è un fatto. Così come lo è quello di potenziare le ore di lezione portandole tutte a 60 minuti netti.

32 ore x 60 min. = 1920 minuti.

Si sostituiscono le precedenti 36 ore di circa 50 minuti…

36 ore x 50 min. = 1800 minuti.

Di questi tempi, in molte scuole, in sede di Collegio docenti è apparso all’ordine del giorno il seguente punto : “riduzione ora di lezione”.

Si vogliono creare le “unità didattiche” di 45 minuti
(con la nobile giustificazione di migliorare la didattica…)

Così facendo…

32 unità didattiche settimanali per 45 minuti = 1440 minuti

Residuano 480 minuti (32 x 15 min).

Ecco che, a questo punto, i docenti saranno tenuti al “recupero” perché, la contrazione oraria deliberata dal C.di I. sentito il parere del Collegio docenti, non è determinata da esigenze diverse quali la mobilità, i trasporti locali etc.

480 minuti : 45 minuti (unità didattica) = 10,66 unità didattiche residue da recuperare.
Molti Dirigenti Scolastici ne approfitteranno utilizzando il docente anche su altre classi al fine di fargli recuperare il suo “debito orario”;
saranno consequenziali i soprannumerari * all’interno dello stesso istituto e la ricaduta negativa sugli organici di diritto e di fatto con effetti deleteri sul precariato.
* soprannumerari non solo per i tagli ma anche per l’incremento del numero di alunni per classe.


un esempio :
docente di religione con 18 ore settimanali ha 18 classi.
18 ore x 60 minuti = 1080

1080 : 45 minuti (unità didattica) = 24 unità didattiche alias 24 classi.

il docente di religione potrà pertanto completare il suo orario di lavoro in altre 6 classi aggiuntive.


N.d.r.

Il riferimento al docente di religione è puramente intenzionale data la triste considerazione che la materia è facoltativa e fa riferimento all’organico-classi, prescindendo, sempre e comunque, dal numero d’alunni.
Per alcune discipline si creano classi articolate, altre subiscono tagli e altre confluiscono in classi di concorso onnicomprensive quasi da “professore unico” ma l’insegnamento della religione no, anzi… merita sicuramente una retribuzione differenziata rispetto ai docenti di altre materie.
Zio.

PS (per Claudia del post precedente)
cedo gratuitamente raccolta punti “ventennale” nella classe di concorso A019 - Discipline giuridiche ed economiche presso GaE USP di Milano.

mario ha detto...

Qualcuno ha la memoria corta.
La circolare del MIUR n.4 - 15 gennaio 2009, al punto 5 forniva queste precise indicazioni:

Circolare n. 4
MIURA00DGOS prot. n. 381/R.U.U Roma, 15 gennaio 2009

OGGETTO: Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado, riguardanti l'anno scolastico 2009/2010.
……………………………………………………………………………………………
5. Scuola secondaria di II grado
Tenuto conto che i nuovi assetti ordinamentali dei licei, degli istituti tecnici e degli
istituti professionali andranno in vigore dall’anno scolastico 2010-2011, sono confermati
per l’anno scolastico 2009-2010 i percorsi liceali, dell’istruzione artistica, dell’istruzione tecnica e dell’istruzione professionale previsti dagli attuali ordinamenti.
……………………………………………………………………………………………
E' proprio in base a quanto scritto in quella circolare che a migliaia di famiglie e di studenti è stata garantita una specifica offerta formativa.
Ora, a percorso iniziato,il Ministero cambia le carte in tavola e "ritocca" il quadro orario anche nelle classi seconde, terze e quarte, con inevitabili ripercussioni prima di tutto sui posti di lavoro, ma anche sulla didattica e sull'offerta formativa.
Esiste un sindacato che abbia la voglia e le capacità di avviare un ricorso o bisogna rivolgersi alle associazioni dei consumatori?
Mario, genitore e insegnante

Unknown ha detto...

Chiedo scusa da subito della lunghezza del post, scritto da un collega A.T.,ms condiviso da molti. Spero venga letto attentamente poichè rispetta appieno le ns. paure, le frustazioni, le aspettative sempre deluse, soprattutto dai sindacati che non ci hanno mai tutelato preferendo di fatto altre categorie più numerose.....Lo pubblico con la speranza che qualcuno rifletta un po' di più sulla ns. presenza, collocazione e futuro.
Ad ogni modo, benvenuto a questo blog e buon lavoro a tutti:

Assistenti Tecnici - Finalmente la “riforma” della secondaria superiore è stata varata. Pur con tutte le cautele del caso, e in attesa delle norme che regoleranno con precisione l’orologio delle scuole superiori, possiamo già rilevare i copiosi “benefici” di cui potranno godere gli assistenti tecnici, a cui pare sia stato riservato un trattamento davvero “speciale”
Senza timore d’essere smentiti possiamo letteralmente definirci “carne da macello”.
Tutti contenti, quindi: i fannulloni della scuola avranno il meritato compenso.
In attesa di chiarimenti, possiamo infatti ad oggi tirare qualche conclusione sulla base dei criteri e degli indirizzi indicati dal Ministero. Nonostante il taglio complessivo del 30% dell’organico, gli ITP vengono introdotti in tutti i nuovi istituti tecnici. A spese, purtroppo, degli assistenti di laboratorio, per i quali dobbiamo quindi registrare il conseguente avvio del processo, che da un anno si è lentamente messo in movimento, di eliminazione sistematica.
In base infatti alle norme previgenti, per i tecnici che si trovano in compresenza di ITP e docente teorico all’interno del laboratorio, non rimane che la valigia e la benedizione prima della partenza.
Facciamo un esempio: nei nuovi istituti tecnici, è stata introdotta la figura di ITP per i laboratori di chimica e fisica. Questo non aggiunge molto forse, in termini di mobilità, per gli insegnanti tecnico pratici, ma riserverà ai tecnici l’amara sorpresa della perdita certa del posto. Se, infatti, per ognuna di queste materie saranno previste circa 198 ore annue di laboratorio, di cui 66 in compresenza con ITP, per gli assistenti tecnici, per i quali la compresenza con gli insegnanti tecnico pratici non è più prevista, rimane un residuo di 132 ore annue, equivalenti a meno di tre ore settimanali, ben distanti dalle 24 minime richieste per conservare il posto. Soprattutto se non si dispone di una vasta collezione di diplomi di maturità, che consente di spostarsi su più aree e su più istituti.
In questo contesto inseriamo anche la ventilata revisione dell’orario degli assistenti tecnici, ai fini di una sua maggiore flessibilità in relazione alla specifiche esigenze delle scuole, con particolare riferimento alla funzionalità dei laboratori prevista dal piano programmatico.

Unknown ha detto...

L’intenzione è chiara ed evidente: da una parte si razionalizza il servizio degli ITP, che dovranno fare i conti con un sistema che non garantisce più le 18 ore su un solo laboratorio, dall’altro lo sterminio sistematico dei tecnici, i quali perderanno la titolarietà, soprattutto per i molti che possiedono una sola area di appartenenza.
La soluzione dell’area tecnica comune, con una mobilità trasversale a livello provinciale dei tecnici, come formulata nel disegno di legge dell’on. Napoli, pare non fosse abbastanza razionale. Meglio tagliare, e lasciare ampi spazi scoperti.
E’ evidente che per gli ITP si profila lo spettro della “manutenzione e conduzione dei laboratori”, e a loro auguriamo di riuscire, finalmente, a comprendere il profondo significato di questo passaggio, che nel nostro mansionario permane da molto, toppo tempo, senza che si sia mai riuscito a darne un’esatta definizione. Per i tecnici, destinati all’estinzione da questa sequenza di norme devastanti, non rimane che augurare a chi rimarrà di non doversi mai far carico della “manutenzione e conduzione di autoveicoli”.
Con rammarico registriamo l’ennesima discriminazione nei confronti dei tecnici. Non dimentichiamo neppure l’esclusione, di fatto, dall’area C e ovviamente dall’area D, isola di appordo per i soli amministrativi, che dispongono per altro del conforto, a moltissimi tecnici negato, della possibilità di mobilitarsi presso altre istituzioni scolastiche, anche di ordine inferiore e per i quali il Ministero si è dichiarato disponibile a mantenere la dotazione organica attuale.
Lo schema di programmatico infatti prevede che la riduzione di organico prevista per il personale ATA richiederà
la revisione delle tabelle che attualmente determinano l’organico dei vari profili professionali, salvaguardando, prioritariamente, il contingente degli assistenti amministrativi.
Se dunquei tagli all’organico ATA saranno del 17%, chi subirà la sorte peggiore?
Rimane ancora nel nostro statino paga la qualifica “assisstenti amministrativi”… oltre il danno la beffa.
Attendiamo di conoscere come e quando si avvieranno le fantomatiche iniziative di qualificazione professionale, unitamente alla costituzione dell’organico di area C utile a dare concretezze a quelle figure di coordinamento comepreviste dal piano programmatico. Area C che, intanto, è stata momentaneamente (così dicono) sospesa. Un futuro davvero luminoso!
Se dunque il destino dei tecnici è segnato, sarebbe opportuno darne, nei giusti termini di tempo, la certezza a chi, potendo, potrebbe almeno trasferirsi presso la corte dei DSGA, negli uffici amministrativi dove pare risieda tutto il buono e il giusto della scuola. Ma i tempi stringono, e forse è bene lasciar sperare, così che ogni decisione possa giungere tardiva.
Per chi rimane non v’è altra scelta che prestare il fianco ad ogni possibile richiesta, stringendo con i denti una manciata di ore e nello stomaco la consapevolezza di essere costantemente in bilico, ed oggetto di un tiro a segno che mira immancabilmente dove c’è chi strilla meno, e lavora in silenzio. E che è forse numericamente troppo debole, e decisamente troppo, troppo poco rappresentato dalle sigle sindacali di ogni epoca e di ogni colore.
Ecco dunque la soluzione finale. Fuori i tecnici dalla scuola. Per coloro che già emettono squittii di giubilo, e che non hanno mancato di manifestarsi anche in questi spazi, non rimane che attendere, per sentire la nostra mancanza. Ne siamo assolutamente certi. Nel frattempo si confortino della professionalità (che, lo dicamo seriamente, non si discute) di chi, per norma, non prende ordini da nessuno, e non è soggetto a mansionari e organigrammi di sorta.
Il futuro è dunque in mano ai docenti tecnico pratici e alle ditte esterne chiamate a gestire le tecnologie e i laboratori a cui, nella riforma nuova fiammante, pare si sia decisamente dato impulso.
Un abbraccio a tuttisegue la seconda parte.........

ex tecnologia e disegno ha detto...

Poche parole per dire lo sconforto per la mannaia sui docenti di questa materia (ex A071, ora A056). Faccio riferimento solo alla mia scuola, ma sarà così per tutti. Oggi siamo sei docenti, tre ore in prima classe, sei in seconda, sia itis che liceo tecnologico. Ed ecco la riforma gelminimini (non ho scritto male, è una mia battuta sintetica e amara): dall'anno prossimo le ore in seconda passano a tre, e nel "nuovo" liceo tecnologico, chiamato da ora di scienze applicate, la materia non si insegna più (perché c'è disegno e storia dell'arte, che non è la stessa classe di concorso). Risultato: l'anno prossimo personale letteralmente dimezzato. E nessuno dice niente, o meglio TUTTI si lamentano per le proprie sorti ma non c'è più la forza necessaria per rialzare la testa. Ovvio, la testa non c'è più! Spero che il MIO sindacato (cgil) ci aiuti. Aiuto!

Anonimo ha detto...

Scusate visto che in questo momento di annientamento degli ass. tecnici, sul vostro sito non avete speso una sola parola per gli Ass. Tecnici, desideriamo sapere se:

veramente non siete a conoscenza che risorse umane attrezzate, in possesso di titoli, aggiornate dall’amministrazione, qualificate dall’esperienza necessarie per attività manuali e di docenza per l’insegnamento tecnico pratico da anni sono continuamente mortificate messe in condizioni di non operare, annullate e messe da parte senza nessuna logica di comportamento aziendale. Praticamente buttati nella merda. Ma siete a conoscenza che avete sminuito il profilo, banalizzato i titoli, annullato la cultura, la conoscenza, la dignità. Naturalmente tutto questo ha portato alla poca funzionalità dei laboratori, a continui scontri con i DSGA, che errore sott’ordinare gli A.T. a questuatimi, a quotidiani conflitti di competenze con gli I.T.P. poco esperti per ricoprire il ruolo, i ragazzi infatti in laboratorio si rivolgono agli A.T.. Ma veramente pensate che un ragazzo diplomato preso dalla strada, nominato docente si può collocare in un laboratorio di chimica o in macchine utensili senza rasentare l’incidente mortale? Ma veramente pensate che competenza e conoscenza, per queste ultime tecnologie, nelle attività manuali non sono necessarie, ma siete a conoscenza che un A.T. per competenze tecniche non ha un diretto superiore, un tecnico con problema di gestione di rete a chi deve chiedere lumi al DSGA?

Egregi, sono veramente meravigliato per non aver visto Tecnici diplomati e laureati, manifestare davati alla vostra sede nazionale.

Distinti saluti

Paolo Manzione

Ass. tecnico ed I.T.P.

anna ha detto...

abbandonarsi agli interessi specifici (la mia classe di concorso, che fine farò, uscire dal contratto ata, ecc..) avrà come effetto quello della divisione e quindi la debolezza di fronte a chi un progetto ben chiaro ce l'ha: affossare la scuola pubblica. se continuiamo così saremo TUTTI più deboli...
ciao, anna
assistente amministrativa

Paolo ha detto...

Assistenti tecnici di Ragusa

Analisi del profilo di Assistente tecnico nella scuola


Cosa chiediamo per il nuovo CCNL:
1. come i colleghi di trento essere inquadrati nel profilo livello “C” di base, anche perché, nell’ambito delle leggi sulla mobilità intercompartimentale, nelle altre pubbliche amministrazioni il livello “B” corrisponde a “usciere” e similari;
2. avere la possibilità di una progressione professionale: livello “D” e accesso al profilo degli ITP;
3. possibilità di espletare la libera professione (come per i docenti);
4. ultima, e non perché meno importante, la fuoriuscita dall’equivoca sigla ATA, e la formazione di un settore a parte (p.es. funzione tecnica);
5. l’inserimento della figura degli A.T. anche nelle scuole di ordine inferiore.

Laura ha detto...

Sono una docente di Matematica A047 in un Itis. Con la riforma, ci vengono tolte 2 ore in prima e 2 ore in seconda, precisamente le ore di laboratorio di informatica. Nelle Prime comparira' una materia "tecnologie informatiche" di 3 ore che dovrebbe contenere il programma di base dell'ECDL, ma la classe di concorso non sara' la mia ma saranno "elettronica
+elettrotecnica" e "informatica".
Avendo io svolto esami informatici all'universita' (Teoria Applicazione Macchine Calcolatrici) ed essendo in possesso del patentino ECDL, oltreche' esaminatrice ECDL e referente del Test Center della mia scuola, perche' non posso insegnare questa materia? Chiedo a chi si trova nella stessa situazione di iniziare un movimento di opinione e a CGIL di esaminare quest'incongruenza. Grazie

Laura ha detto...

Per Zio:
hai ragione:
stiamo attenti a non ridurre l'unita' oraria, cioe' teniamo le ore a 60 minuti, perche' ogni modifica che faremo nei Collegi non portera' piu' cattedre, ma solo piu' classi per ciascuno con aggravio di lavoro.
Aspettiamo di vedere gli organici, solo con le tabelle dei tagli e dei sovrannumerari potremo capire esattamente il dramma che ci colpira'.

Franco Labella ha detto...

Vorrei aprire questo intervento "rubando" il pensiero di Marina:"Non solo sul blog, dove ci lamentiamo tra noi e speriamo che il sindacato raccolga: scriviamo ai giornali, indiciamo conferenze stampa, parliamo alla radio, inventiamo forme di lotta che non siano solo il solito sciopero, che possano far comprendere anche al di fuori del nostro ambiente quale sconcerto e confusione sta creando questa riforma, rendere chiaro che non c'è nessuna finalità educativa dietro a questi cambiamenti e che l'obiettivo è unicamente il taglio dei posti come previsto dalla finanziaria di Tremonti."
Io credo che al centro del nostro lavoro e delle nostre riflessioni ci dovrebbe essere questo: far sapere di cosa si tratta.
Sono uno di quelli che ha provato a far sapere in giro di cosa stiamo parlando.
L'ho fatto per una disciplina (il tanto vituperato Diritto) ma non dimenticando di essere iscritto alla FLC.
Con una visione generale del problema, da sindacato generale, che non deve trasformarsi in una guerra tra poveri (per cui non mi pare il caso di entrare in polemica con alcuni interventi già presenti qui) favorendo così il "divide et impera" alla Bruschi, per capirci.
Accolgo con favore questa scelta di dotarci di uno strumento di discussione come questo.
Arriviamo tardi, indubbiamente , ma meglio tardi che mai.
La vicenda dei Forum chiusi di Ansas-Indire avrebbe dovuto far scattare prima l'attenzione da parte nostra.
Ora, però, abbiamo uno strumento e usiamolo nella maniera più produttiva.
Franco Labella

Anonimo ha detto...

Per chi vuole far sapere all'esimio dott. Bruschi il proprio parere sui licei può scrivere sul suo blog: http://blog.maxbruschi.it/2010/02/07/licei-le-ragioni-delle-scelte/#comment-281342

Anonimo ha detto...

Salve,
insegno materie letterarie, latino e greco in un ginnasio.
Ho forti perplessità sul quadro orario per il Classico e soprattutto per il primo biennio. Riduzione di italiano da 5 a 4 ore settimanali, accorpamento di storia e geografia (come in altri istituti) in un'unica materia e con un'ora in meno. A ciò aggiungiamo che il potenziamento della matematica al classico è avvenuto solo rispetto all'indirizzo tradizionale (ormai non più presente come in passato), ma non rispetto alle sperimentazioni in vigore da molti anni.
Non so che pensare.
La nostra cattedra di lettere al ginnasio passerà da 18 h a 16 h settimanali. Le altre due ore? La cattedra A052 verrà ricondotta a 18 (se non a 19 - 20) ore complessive? Chiedo a voi dei chiarimenti in merito.
Anche da questo dipenderà la reale entità dei tagli.

Saluti

antonio ha detto...

Sono un ass.Tecnico di ruolo e sono veramente preoccupato per i tagli nella scuola non conosco il criterio di questi tagli, ma credo che sia una questione economica.
Ma vorrei anche chiamare in causa i sindacati che in questi anni non si siano accorti che la politica del governo sia solo tagliare e poi l'ultima trovata il famoso concorsone che sistema pochi per lasciare a casa tanti , e questa la politica del sindacato?
Possibbile che nessuno sia in grado di dare una spiegazione di quello che succede o di quello che accadrà?
Sono un iscritto da tanti anni ma credo che questa sia la volta buona di dire BASTA AD UN SINDACATO SENZA VOCE IN CAPITOLO
e

marco ha detto...

Buongiorno a tutti, lavoro come assistente tecnico in un istituto tecnico.
Guardando i nuovi e sommari quadri orario mi è subito balzato agli occhi il drastico taglio che nei prossimi anni verrà effettuato sulle materie di indirizzo e sulle ore di laboratorio; ecco mi chiedo ma non si volevano preparare dei giovani per il mondo del lavoro in modo che fossero già in parte competenti. No facciamogli fare invece a 15 anni l'apprendistato così da mandarli nell'industria a fare lavori di pulizia e facchinaggio a gratis.
Ecco va bene che questa scuola andava riformata però cavolo facciamo le cose con cognizione di causa, si tagliano tanti colleghi precari che tutti gli anni speravano nella stabilizzazione e invece ciccia.
Sono molto deluso (non che speravo chissa cosa) però mi spiace per i ragazzi che con questo taglio di risorse vedranno l'offerta formativa ridursi all'osso e mi spiace molto per molti colleghi che come me hanno dovuto fare autoformazione per essere sempre efficienti e invece saranno taglati fuori.
Buona giornata a tutti.

CONISIMUSS ha detto...

COMITATO NAZIONALE INSEGNANTI STRUMENTO MUSICALE ALLE SUPERIORI
NON PIÙ MUSICA NEI LICEI

Prima parte del documento

Nella generale indifferenza (dovuta prevalentemente all’ignoranza completa e generalizzata del problema) si consuma, con la riforma delle superiori, l’ennesimo delitto nei confronti della cultura e dell’educazione.
Il riferimento è alla scomparsa dai curricula (cioè dai piani orari comprendenti le materie obbligatorie) di qualsiasi disciplina musicale (pratica o storica o teorica che sia).
A maggior beffa si dichiara il mantenimento delle stesse discipline (più precisamente “musica” e“strumento musicale”) tra quelli che sono stati definiti “Insegnamenti attivabili sulla base del Piano dell’Offerta Formativa nei limiti del contingente di organico assegnato all’istituzione scolastica”.
Quest’ultima dicitura (misteriosa per i profani di burocrazia scolastica) significa in realtà che, come già è successo per lo strumento musicale, una disciplina viene cancellata e con essa una intera categoria di docenti (quelli appartenenti alla classe di concorso A031).
Ricordiamo che appena un mese e mezzo prima (esattamente il 16 di dicembre 2009) il CNPI ossia il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, aveva emanato un parere al MIUR, su esplicita richiesta di quest’ultimo, circa la necessità e l’urgenza di migliorare la cultura musicale a scuola.
Ma, viste le decisioni del Governo, ci si chiede: alla scuola di quale Paese si riferiva?

Tutto questo viene abilmente mascherato dietro la altisonante comparsa dei Licei Musicali, rinviata per decenni nonostante fosse indispensabile a concludere la riforma degli studi superiori artistici, già messa parzialmente in opera. I Licei Musicali saranno però limitati a 40 (quaranta) in tutta Italia (quindi a tutto ben’andare 2 per regione) e dovranno essere attivati senza aggravio di spesa per lo stato. Inoltre si parla di “convenzioni con i conservatori”, ossia la frequenza, da parte degli alunni, in orario pomeridiano, di lezioni che si seguirebbero nel conservatorio più vicino; questo con buona pace della preparazione didattica specifica richiesta agli insegnanti di liceo, ben diversa da quella universitaria e con un notevole spreco di tempo per gli studenti.
Inutile commentare!

PRIMA
La situazione “di fatto” precedente la riforma vede la musica presente in tutti i licei derivanti dall’Istituto Magistrale quadriennale:
- liceo linguistico
- liceo sociopsicopedagogico (questi due derivanti dalla sperimentazione ministerialmente guidata del “Progetto Brocca”)

- liceo delle scienze sociali (la materia vi compare sotto il nome di “Linguaggi Non Verbali e Multimediali”).
La musica è presente in alcuni indirizzi degli istituti tecnici.
La musica è presente in alcuni indirizzi degli istituti professionali.

Questo accadeva non perché si ritenesse formativa la competenza in tale disciplina, ma perché la sua conoscenza era ritenuta indispensabile per le professionalità attive nel campo dell’educazione e dell’azione sociale.

All’insegnamento della musica era affiancato come opzionale (solo per alcuni indirizzi) l’insegnamento dello strumento musicale (sul quale bisognerebbe aprire un capitolo a parte).

Segue su altro commento

CONISIMUSS ha detto...

COMITATO NAZIONALE INSEGNANTI STRUMENTO MUSICALE ALLE SUPERIORI
NON PIÙ MUSICA NEI LICEI

Seconda parte del documento

ADESSO
Nonostante si siano consumati fiumi d’inchiostro a favore dell’insegnamento della musica in ogni ordine e grado di istruzione, non ostante autorevoli pareri (buon ultimo, cronologicamente, quello del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione del 16 dicembre 2009), non ostante le rassicurazioni provenienti da autorevoli voci, non si trova traccia di musica nella fascia secondaria di secondo grado se non per due ore
(di cui una in compresenza) in secondo anno negli istituti professionali (indirizzo: Servizi socio sanitari).
Con il classico colpo di spugna, con la riforma in attuazione, non solo si decide che il linguaggio dei suoni non è parte integrante della nostra realtà evolutiva, ma che solo quei pochi (pochissimi) che fossero eventualmente dotati di sacro fuoco e volessero trovare nella musica uno sbocco lavorativo, potranno, nei Licei Musicali affrontare, un percorso di studi che contempli anche quelle discipline.
Tutti paiono dimenticare che si tratta di una materia legata a uno degli ambiti di eccellenza della cultura italiana. Di Palestrina, Monteverdi, Verdi, Rossini, Puccini e così via si potrà ben dire “chi era costui?”.
Ma l’aspetto storico non è neppure quello fondamentale (in fondo la storia della musica, così come
la storia dell’arte, della letteratura, del diritto etc. potrebbero essere affrontate anche in maniera integrata e interdisciplinare, e non frammentata e scissa dal contesto, come si fa oggi).
L’aspetto più preoccupante è il rifiuto di quel linguaggio (pur pervasivo e centrale nella contemporaneità) che nella sua “non referenzialità” concreta ha il suo punto di forza in ambito comunicativo ma che, evidentemente, è ritenuto dagli autori della riforma, un puro e “improduttivo” passatempo.
Il linguaggio che Leonardo definiva “figurazione delle cose invisibili” è in effetti privo di un aggancio tangibile con la realtà oggettiva e la sua validità è proprio nell’essere una pura struttura logica. Ciò non impedisce la comunicazione attraverso la musica, ma ne rende il campo interpretativo più soggettivo. Questo sanno bene tutti gli operatori della comunicazione.
Ma probabilmente si ritiene che la padronanza del suddetto linguaggio debba avvenire per trasfusione divina, oppure per acquisizione, a pagamento, da altre strutture educative quali le scuole private e/o civiche.
Oppure si ritiene che nel nostro mondo, interpretabile soltanto tenendo conto della complessa pluralità dei linguaggi, comprendere quelli che passano attraverso il senso dell’udito sia superfluo.

Ma se questo è l’atteggiamento culturalmente responsabile di chi effettua le scelte cruciali per l’evoluzione del nostro paese, che dire di come sono trattati i docenti (e non solo della nostra disciplina) che NON vengono utilizzati come “risorsa” MA vengono scrollati come “rami secchi”?

Si potrebbe pensare che ci sia una “ragion di stato” (il risparmio a tutti i costi) a regolare una sorta di “baratto” tra le ore di musica “tolte” ai docenti delle superiori e quelle “regalate” ai docenti dei Licei
musicali, ma non sembra sia così. Non c’è neppure la certezza di salvare i posti di lavoro attuali con una riconversione (che pur sarebbe a costo zero per lo stato).

Va in scena il paradosso! E non voglio entrare nel merito del contorto e contraddittorio atteggiamento interno alle stesse istituzioni, che ha consentito di partorire una riforma così mostruosa! I tira-e-molla delle giacchette e delle coperte troppo corte da parte delle varie lobby professionali. La “guerra tra poveri” che ha caratterizzato le fasi delle ipotesi legate alla riforma.
“Divide et impera!”.

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/scuola/2010/02/20/news/iscrizioni_al_buio-2372547/

in questo link l'articolo su "repubblica" di oggi sulla confusione totale nelle scuole superiori, nell'imminenza delle iscrizioni. roba da matti!

Maurizio Mi ha detto...

Sparita la musica dalle superiori, in misura peggiore di quanto era stato annunciato fino a gennaio :non solo nell'opzione economico sociale ma in ogni classe del futuro Liceo delle Scienze Umane , al profess. per i serv. socio-sanitari è praticamente stata dimezzata rispetto all'attuale indirizzo per i serv. sociali . Bisogna rompere il silenzio dei media e aggregarsi per fare il possibile, anche se ci dicono che tutto è perso.Evitando anche che i Licei musicali diventino "Colonie" dei Conservatori. Invito a contattarmi da tutta Italia per azioni congiunte: Maurizio sciuto Mau.sciuto@vodafone.it cell.3475989591 .Primo appuntamento 24 febbraio ore 15 al Conservatorio di Milano con la Filc Cgil.

docente A047 preoccupata ha detto...

sono una docente titolare della classe di concorso A047 Matematica, sono interessata per motivi familiari alla domanda di trasferimento per l'anno 2010-11, mi chiedo se per le preferenze da indicare si deve far riferimento alla nuova classe di concorso A-25

Antonella ha detto...

Anch'io mi trovo nella stessa situazione di Claudia (insegnante di musica in una scuola superiore )e la cosa più deprimente è che nessuno ha protestato per la scomparsa della musica dai quadri orario delle superiori.Mentre per la geografia ed il diritto è stato sollevato un polverone,per la musica, incomprensibilmente ,tutto tace e la cosa paradossale è che nel sito del Miur troneggia il logo di un fantomatico comitato per la diffusione e l'apprendimento della musica nelle scuole di ogni ordine e grado.Tale comitato, sollecitato da me sull'argomento, ha provveduto a liquidarmi con una risposta quantomai evasiva, sostenendo che si stanno prodigando in attività legate alla scuola primaria.Credo che tutto questo sia vergognoso come l'escamotage delle materie opzionali(tra cui la musica ) che sulla carta esistono ma che, di fatto ,costituiscono solo un espediente poichè al momento non si sa nulla relativamente alla loro eventuale attivazione negli istituti.Invito pertanto i gentili colleghi a far sentire la loro voce ...sperando che non sia troppo tardi!

Antonella ha detto...

Anch'io mi trovo nella stessa situazione di Claudia (insegnante di musica in una scuola superiore )e la cosa più deprimente è che nessuno ha protestato per la scomparsa della musica dai quadri orario delle superiori.Mentre per la geografia ed il diritto è stato sollevato un polverone,per la musica, incomprensibilmente ,tutto tace e la cosa paradossale è che nel sito del Miur troneggia il logo di un fantomatico comitato per la diffusione e l'apprendimento della musica nelle scuole di ogni ordine e grado.Tale comitato, sollecitato da me sull'argomento, ha provveduto a liquidarmi con una risposta quantomai evasiva, sostenendo che si stanno prodigando in attività legate alla scuola primaria.Credo che tutto questo sia vergognoso come l'escamotage delle materie opzionali(tra cui la musica ) che sulla carta esistono ma che, di fatto ,costituiscono solo un espediente poichè al momento non si sa nulla relativamente alla loro eventuale attivazione negli istituti.Invito pertanto i gentili colleghi a far sentire la loro voce ...sperando che non sia troppo tardi!

Anonimo ha detto...

I tagli soprattutto di materie fondamentali come il DIRITTO E L'ECONOMIA !!!!

Giovanni ha detto...

Il "taglio" più significativo e devastante di questa riforma dei licei è stato senz'altro quello operato sulla musica, che scompare dai quadri-orario della scuola superiore. Le quaranta sezioni dei licei musicali infatti non potranno mai costituire una continuità "in uscita" per i ca. 1000 corsi di SMIM (scuola media ad indirizzo musicale) istituiti nel 2000 con l'apposita classe di concorso A077.
Fine indecorosa e indegna per un Paese, come l'Italia, che aspira a diventare nazione leader in Europa, al rango di Germania, Francia e Inghilterra. Allora cari genitori e cari colleghi, rimbocchiamoci le maniche, ma in tutti i sensi: coesiamoci, cerchiamo d'essere il più numerosi e compatti possibile, scendiamo anche in piazza con gli strumenti, coinvolgiamo i sindacati: quello di cui faccio parte da circa 25 anni, la CGIL, oggi FLC, si è sempre fatto carico, a livello locale, ma anche nazionale, dell' atavica vertenza-musica nelle scuole. L'appello va rivolto anche all'Unams e agli altri sindacati confederali: ricontattino tutti insieme a livello di vertice il MIUR e la “Cabina di Regia” per creare dei tavoli in cui riaprire margini di trattativa per: 1) ridefinire i quadri-orario nei licei delle scienze umane, anche solo per l'indirizzo "generalista", riportando la disciplina al biennio e ridimensionando magari qualcos'altro (non dico "Arte", per non innescare una guerra tra poveri); 2) rivedere la distribuzione delle 40 sezioni dei licei musicali, ampliandone da subito il numero in maniera adeguata, in modo da "servire" realmente l'utenza dell'intero territorio nazionale (non solamente le aree metropolitane, come si paventa); 3) chiarire meglio criteri e titoli d'accesso per il reclutamento dei docenti che insegneranno nei licei musicali, tenendo conto che non si possono "secondarizzare" docenti di conservatorio per impiegarli nei nascituri licei musicali, in quanto la loro esperienza è di tipo accademico (cioè di rango universitario) e nulla ha a che vedere, fino a prova contraria, con le competenze del docente abilitato nella classe A031, afferenti all'istruzione secondaria di 2° grado. Un plauso infine va alle ainiziative su internet: petizioni on-line, cui il sottoscritto ha aderito "di corsa", blog, gruppi su Facebook, appelli su Twitter, coinvolgimento di personaggi pubblici della tv (tipo Fazio e la Littizzetto, diplomata di pianoforte), del mondo della musica (ricontattare Pollini, Abbado, Barenboim, già presenti a dicembre su Raitre a "Che Tempo che fa" oppure Muti, Bussotti, Accardo, Ughi, solo per citarne alcuni, persone sensibili alle tematiche dell'educazione e dell'istruzione musicale in Italia, e quant'altro provenga dalla "base" e dall'associazionismo, tipo la SIEM (Società Italiana per l'Educazione Musicale) da sempre protagonista nelle battaglie per portare la musica nelle scuole di ogni ordine e grado: prima nel '79 per portare a 2 ore settimanali la l’educazione musicale nella scuola media, poi nel '95 per introdurla a pieno titolo nella scuola primaria e infine, sempre negli anni '90, per istituzionalizzare i corsi sperimentali ad indirizzo musicale, poi trasformati nel 2000 nelle attuali scuole medie ad indirizzo musicale (SMIM).

sagitta ha detto...

Vi consiglio di leggere l'articolo di Salvo Intravaia su La repubblica di sabato scorso per capire in che stato stiamo facendo l'orientamento sulle famiglie e qual è il livello della "campagna informativa senza pari" promessa in merito dal ministero. Per quanto riguarda la mia materia "Diritto e economia", faccio presente che i futuri geometri non ne avranno notizia, non sapranno nulla di contratto, proprietà, condominio,appalti, leggi urbanistiche, scomparendo la materia (udite udite!) nel triennio finale. Altro che cemento fatto con la sabbia!!!!! Andremo tutti a vivere in tendopoli.

Rino ha detto...

La drastica riduzione (o sparizione) delle ore di diritto e di economia negli Istituti superiori è un evidente tentativo d'impedire alle nuove generazioni di acquisire piena consapevolezza del loro status di cittadino, nonché dei fondamentali principi dello Stato di diritto.

Michele ha detto...

Salve a tutti,
sono un assistente tecnico, con due diplomi di conservatorio e un'abilitazione professionale. Dopo dieci anni di AT e senza aver mai potuto insegnare un'ora di ed musicale (impossibilitato a prendere l'abilitazione per impossibilità -lasciare il mio lavoro e seguire i corsi fuori sede o lavorare-) mi trovo ad oggi ad essere ancora un tecnico senza futuro, in una categoria ammorbata da capi e capetti, alle dipendenze di DSGA, e in un'area che mi inchioda in un istituto, senza possibilità di mobilità. Forse perderò, per effetto della "riforma", la titolarietà. Sono un RSU di CGIL, ma ancora una volta registro come il "mio" sindacato non abbia mai considerato il profilo di AT come merita. L'ultimo post sul sito della FLC, sui tagli nel "settore tecnico" ha citato solamente gli ITP, che certamente subiranno il drammatico taglio del 30%, ma che sono stati introdotti in tutti i nuovi istituti tecnici, e che, per effetto delle norme precedenti (mai contrastate dai sindacati) sulle compresenze, scalzeranno gli AT dai laboratori. Questo giochetto, che con un colpo solo taglia ITP e AT non è stato esaminato e denunciato da alcun sindacato, specie dalla CGIL. Mi aspetto un po' più di attenzione per il nostro profilo, ricordando che non riceviamo una sola ora di formazione, ma che per far funzionare laboratori e per tutte le questioni tecniche di scuola abbiamo sempre fatto "da noi". Se l'intenzione è esternalizzare il nostro lavoro, mi chiedo con quali risorse si pensa di poterlo fare. Spero che finalmente qualcuno si accorga di noi.

Anonimo ha detto...

Lascia sgomenti la scelta operata dal c.d. riforma gelmini di seppellire l'insegnamento del diritto e dell'economia nei licei e nei trienni degli istituti tecnici e professionali. Tuttavia non sorprende ove si consideri che la cabina di regia (Max Bruschi & c.)ha operato una scelta prettamente politica: i futuri cittadini che conoscono i meccanismi di funzionamento dell'assetto istituzionale ed economico diventano "pericolosi" elettori che potrebbero ragionare con la loro testa e decidere di conseguenza. Questo è il mio pensiero di docente di discipline giuidiche ed economiche impegnato nela terra del corleonese. Bobbio scriveva che questa è l'eta dei diritti, negati aggiungo io!

antonella ha detto...

...SINDACATI... DOVE SIETE?
NON VI SI VEDE E SENTE PIU'! NON APPARITE NEMMENO IN UN TG, VI SIETE PROPRIO INABISSATI! IL GOVERNO FA DEI LAVORATORI CIO' CHE VUOLE E NOI SIAMO SOLI, INDIFESI E SOVENTE OFFESI(LEGGI FANNULLONI!)
...A COSA SERVE ESSERE ISCRITTI AD UN SINDACATO SE NON CI TUTELATE AFFATTO? SERVONO AZIONI COLLETTIVE + ENERGICHE, COME AD ES. IL BLOCCO DEGLI SCRUTINI A SCUOLA O ASTENSIONE TOTALE DAL LAVORO IN POSTI STRATEGICI, FINO AL DIGIUNO DALLA TV PER SETTIMANE, INSOMMA, SINDACATI AIUTATECI, SIAMO AGLI SGOCCIOLI!

sagitta ha detto...

Mi associo all'appello maiuscolo di Antonella! Dove siete finiti? Ci danno dei fannulloni e voi niente, ci stravolgono la scuola e voi niente, ci tagliano di 8000 miliardi e voi niente: uno scioperino, il secondo il 12 marzo a cose fatte. Io al sindacato ci credevo, se fate veramente qualcosa fatecelo sapere con trapsarenze. E almeno noi della FLC non ci siamo svenduti del tutto, ma si lavora nel silenzio. Noi di Diritto.economia ci siamo dovuti federare in un coordinamento per difendere l'annullamento dell'educazione alla legalità e alla cittadinanza nella scuola. Qualche anno fa non sarebbe stato necessario. Cosa è successo?

sagitta ha detto...

Allego il link ad un'intervista comparsa sulla rivista telematica Unimagazine.it a due docenti di Diritto di Pavia. Significativa. http://www.votailprof.it/Unimagazine/In-evidenza/Docenti-di-diritto-e-economia-contro-riforma-Gelmini-173384

valerio ha detto...

Buonasera a tutti, sono un tecnico ed ormai la poca fiducia che avevo nei sindacati l'ho persa del tutto.
Non parlo solo del fatto che il taglio più consistente verrà fatto sulle ore di laboratorio e di indirizzo specifico delle scuole tecniche, ma il grave della situazione è il fatto che noi Assistenti Tecnici non veniamo neanche presi in considerazione da nessuno (nessun sindacato ci menziona mai tantomeno il governo che fa ciò che vuole e noi tutti subiamo senza protestare)tantè che per farci i nostri interessi dobbiamo fare dei ricorsi a nostre spese quando invece si sono pagate le tessere sindacali .
Adesso che facciamo cari Sindacati Confederati aspettiamo di fare sciopero il 12 marzo quasi sotto le elezioni per mettervi in mostra e perchè non aspettiamo dopo Pasqua?
Dobbiamo AGIRE SUBITO con iniziative forti, ma non li vedete quelli che vanno sui tetti a protestare penso che tra quei 40000 che il prossimo anno saranno senza lavoro e gli altri molti parteciperanno: FORZA MUOVIAMOCI.

Laura ha detto...

Quando sapremo qualcosa delle riduzioni nelle classi 2 3 4 dell'ITIS? e quando delle materie "nuove" come Tecnologie Informatiche? chi le insegnera'?

RosaMaria ha detto...

CONDIVIDO TOTALMENTE il commento di ANTONELLA

SINDACATI TUTTI FATE IL VOSTRO LAVORO, oppure saremo costretti noi lavoratori a definirvi FANNULLONI.
RPRENDETE IL VOSTRO RUOLO DI DIFESA DEI LAVORATORI, non pensate solo a difendere le vostre poltrone!

Dipartimento di Lingue Straniere ITT Marco Polo – Rimini ha detto...

Lingue straniere: un valore nel Turismo?

Ci chiediamo, Vi chiediamo come gli studenti di questo istituto possano continuare a raggiungere e migliorare la tanto sbandierata competenza nelle lingue straniere - in cui gli italiani sono così inferiori agli altri popoli europei -se si riducono ore e ore di lezioni di e in lingua .

E' questo l'intervento rivolto a conferire maggiore efficacia ed efficienza al sistema scolastico , con l'obiettivo di fare acquisire agli studenti i saperi e le competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro ?

Noi insegnanti di Lingue Straniere pensavamo che la riforma avrebbe erogato più risorse alla Scuola, per incrementare i sussidi tecnologici , laboratori, computers , lettori CD, lavagne interattive multimediali, per incrementare i soggiorni all'estero con maggiori mezzi per gli studenti meritevoli e poco abbienti , per creare un ambiente di lavoro e studio stimolante e valido che rimpiazzasse le strutture obsolete che ci circondano…..Pensavamo che questi fossero gli interventi giusti per affinare il profilo educativo, culturale e professionale dei nostri giovani.

Invece si toglie l'intervento prezioso degli insegnanti madrelinguisti ; si tolgono a ogni singolo studente 13 ore di insegnamento linguistico a settimana nel quinquennio…un totale di 429 ore di lingue straniere nei 5 anni . Quale principio pedagogico sottende questa scelta? E che dire della ‘nebulosa’ del CLIL?

Perché non valorizzare gli Istituti Tecnici per il Turismo quando il Turismo è una delle prime voci in positivo dell'economia italiana ?
Come il Tecnico Turistico si differenzierà dagli altri Istituti Tecnici se gli insegnanti madre linguisti non saranno più presenti? Come impareranno i nostri studenti a utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro se la materia prima sparisce?
Il Dipartimento di Lingue Straniere
ITT Marco Polo – Rimini

Rimini 26/01/10

sagitta ha detto...

Dall'intervento di Don Luigi Ciotti al Green Social Festival di Bologna:
"Una questione bruciante, per don Ciotti e' poi il fatto che 'l'illegalita' e' diventata malleabile e molte persone, nella propria coscienza, hanno depenalizzato i reati. Il processo breve e' un esempio di questo'. In Italia, ha proseguito, 'la legalita' viene sempre piu'
usata come una bandiera e svuotata del suo significato. Bisogna evitarlo e piuttosto pensare al termine responsabilita': ognuno, cioe' deve fare la sua parte. Deve finire questa sorta di legalita' sostenibile, questa mediazione continua tra lecito ed illecito'. "

Se leggo quanto sopra e penso alla diminuzione delle ore di Diritto nella scuola e alla maldestra (ormai rivelata) manovra con "Cittadinanza e Costituzione" mi viene un dubbio...:))

Laura ha detto...

con la riforma della scuola è stato messo in atto il più grande licenziamento di massa della storia italiana e i media tacciono. Sono una docente di Laboratorio di Informatica Gestionale, precaria da 18 anni, classe di concorso C300, massacrata da questa "riforma"..uno dei punti salienti di una effettiva riforma scolastica era quello di potenziare le ore di laboratorio e ovviamente così non è..."Altro sono le parole usate nelle dichiarazioni ufficiali e che si ritrovano persino nei testi scritti (si vedano i diversi Profili educativo, culturale e professionale dello studente): si parla di “valorizzazione del metodo laboratoriale”, di “apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio”.
Anche in questo caso rileviamo una distorsione della realtà, pagata qui in modo particolare dalle lavoratrici e dei lavoratori più deboli"...testo preso dal coordinamento..ma vorrei aggiungere quello che provo e che sicuramente provano altri colleghi nella mia stessa situazione..in tutti questi anni abbiamo superato concorsi ordinari, preso abilitazioni..ci siamo tutti mossi secondo le regole dettate dal sistema..svolgendo questo lavoro non con poco sacrificio, perchè oltre all'impegno che deve essere messo da parte di ognuno di noi per lavoro svolto...alla fine di ogni anno scolastico, ci si trovava e ci si trova tutt'ora ad attendere il giorno delle convocazione per conoscere la nostra destinazione...ho come la sensazione di aver giocato e di stare giocando una partita a scacchi, dove fino ad ora mi sono mossa secondo le regole iniziali per poter "VINCERE"...e ad un certo punto queste vengono stravolte...non si può giocare così con la vita delle persone..non siamo pedine...in tutti questi anni ho fatto delle scelte di vita pur essendo precaria, ma avendo incarichi annuali oramai da anni, avendo la certezza del lavoro...e ora???perchè qualcuno vuole TAGLIARE..noi dobbiamo subire?????
RIBADISCO...con la riforma della scuola è stato messo in atto il più grande licenziamento di massa della storia italiana e i media tacciono.

sagitta ha detto...

...però sulla Gazzetta Ufficiale, ohibò, ancora non campare nulla...e siamo al 24 febbraio: domani l'altro si aprono le iscrizioni a scuole che ancora non sono previste da una norma positiva come richiesto dal Consiglio di Stato.

sagitta ha detto...

Anzi, il Consiglio di stato ha richiesto un provvedimento avente forza di legge: se emanano un d.l. non ci sono i tempi per la conversione, se emanano un d.p.r. ha forza regolamentare e non attua, in questo caso, un decreto legislativo. dov'è la delega parlamentare? Si espongono a possibili e vittoriose contestazioni, visto che l'organo giudicante sarebbe il Consiglio di Stato medesimo.

Laura ha detto...

perche' demolire tutti i sindacati quando c'e' un unico sindacato che fa qualcosa? iniziamo a distinguere e a partecipare alle iniziative...magari ad iscriversi trovando il coraggio di esporsi!
io mi sono iscritta e parlo ben chiaramente nella mia scuola, vedo tante lamentele e quando ci sono gil scioperi solo pochi li fanno!
iniziamo dal basso, quando saremo tanti magari qualcuno ci ascoltera'! altra cosa, di quasi impossibile soluzione in questo monopolio informativo, e' "pretendere" che la Scuola venga considerata in TV! non sara' mai possibile finche' al Governo ci saranno questi...ma all'Italia va bene cosi', il voto si da' sempre uguale...quindi il problema e' solo di chi lo vive, non di tutti! insomma SVEGLIAMOCI e facciamo qualcosa, a criticare sono capaci tutti, a lottare solo i coraggiosi!

ex tecnologia e disegno ha detto...

brava Laura. anch'io resto basito di fronte a quelli che son buoni a lamentarsi, poi quando si tratta di manifestare il proprio disagio se ne stanno inerti. vedi l'ultimo sciopero della cgil (che almeno ha organizzato qualcosa, certo poca roba, ma qualcosa). per questi colleghi "lamentosi e basta" ho rinunciato quel giorno al mio stipendio. nella nostra categoria c'è molta ipocrisia, e il governo (questo come gli altri di destra e di sinistra) lo sa e fa quello che gli pare. che poi TUTTI i sindacati non si oppongano come dovrebbero nelle sedi opportune, questo va detto.

Simona ha detto...

docente di chimica nella scientifico tecnologico sottoscrivo il commento già depositato da Gianluca. Devo capire secondo quale criterio un laureato in chimica e abilitato in chimica non abbia titoli per insegnarla nei licei e invece ne abbia nei tecnici dove la materia è più approfondita. Queste sono le logiche nel mondo della scuola! a parte un problema giuridico del riconoscimento del valore legagle del titolo di studio

A.T. ha detto...

Concordo e sottoscrivo in pieno quello che ha detto Michele. Vorrei decisamente più attenzione da parte della FLC per il settore tecnico degli ATA. Rischiamo di essere un categoria in estinzione. Comprendo la tutela dei lavoratori di ITP ma che almeno sia riconosciuta anche quella degli AT, che nonostante norme contrattuali sembra garantirne la presenza,tali norme nn sono mai state assicurate. Tagli indiscriminati lasciati in balia alle GE e agli USP che sanno fare solo di conto, ma che non comprendo le professionalità esistenti nella scuola. Senza tenere conto che nn ci sono sbocchi professionali all’interno della scuola ne tanto meno in altre amministrazioni. Dove è andata fine la proposta dell’estensione nella scuola dell’obbligo ? Siamo stufi di ascoltare sulle molestie burocratiche , ma avete mai fatto una valutazione nei contratti di istituto quanto vengono “coinvolti” gli AT.
Vi voglio ricordare che nei Licei il laboratori di chimica e fisica è considerato materia “insegnamento aggiuntivo” cosa accadrà ai colleghi dei Licei?? Io credo che la FLC debba ritornare a difendere l’intera categoria dei lavoratori della scuola ed evitare a partire da se stessa le divisioni !!!

Anonimo ha detto...

MIKI58
La FLC deve scendere dalla "cattedra" e ritornare tra i lavoratori per riconquistare il consenso e dare una speranza ai lavoratori della scuola Docenti ATA DS :-)

A.T. ha detto...

Da Miki58
riforma delle superiori?!? Questa è la risposta di Milano e la Lombardia ...

Inaugurata ufficialmente questa mattina con un incontro che ha visto presenti il sindaco Letizia Moratti e il presidente della Regione Roberto Formigoni, realizzata dall’Associazione Officina in collaborazione con la Compagnia delle Opere, Galdus e il mondo del commercio e dell’artigianato della città. Tra le attività formative per quelli che hanno terminato la terza media, ci sono indirizzi di ristorazione e inerenti al settore elettronico ed elettrico. Il complesso è frequentato per le lezioni da 270 studenti, ed è in fase di realizzazione un progetto di housing sociale che entro la fine dell’anno offrirà 230 posti letto.

Sono già venuti allo scoperto....
Chissà se assumeranno gli AT tagliati ???

sagitta ha detto...

C'è una cosa del genere in Svizzera. Può darsi che assumano gli AT in esubero, se di ruolo uno stipendio glielo devono pur dare...Invece a bergamo hanno dato a piene mani licei scienze umane alle scuola paritarie.. anche lì mi chiedevo se ci sarà posto per gli esuberi della statale...

Docenti madrelingua ha detto...

Oggetto:

In merito alla nuova riforma della scuola che entrerà in vigore a settembre del 2010, i sottoscritti docenti madrelingua di conversazione in lingua straniera, classi di concorso C031/032/033/034, dopo avere preso conoscenza del nuovo quadro orario del corso Pacle/Erica confluito negli istituti tecnici settore “amministrazione, finanza e marketing” articolazione “relazioni internazionali per il marketing” nel quale non compare la figura del docente madrelingua di conversazione,

chiedono

che vengano date loro informazioni chiare ed esaurienti sul loro futuro lavorativo e

sottolineano

quanto segue:



1) Dal punto di vista didattico:

· I docenti madrelingua contribuiscono all’arricchimento della lingua di comunicazione, risorsa assolutamente fondamentale in un paese inserito nell’UE e destinato a formare nuove generazioni in grado di esprimersi con scioltezza in varie situazioni lavorative e non.

· I docenti madrelingua contribuiscono a presentare modelli culturali in grado di suscitare curiosità ed interessi in tanti studenti per le tradizioni e le usanze della propria nazione.

· I docenti madrelingua hanno preparato e preparano intere classi di studenti alle Certificazioni in lingua, permettendo loro di acquisire attestati e diplomi fondamentali per la loro mobilità in Europa nonché per il loro riconoscimento nel mondo del lavoro.

· I docenti madrelingua accompagnano gli studenti in stage all’estero , favorendo l’integrazione tra culture diverse.

· I docenti madrelingua hanno saputo lavorare in compresenza, mettendo a disposizione dei loro colleghi italiani di lingua straniera le loro competenze, favorendo un approccio didattico originale e dinamico alla materia.



2) Dal punto di vista normativo e giuridico:

· I docenti madrelingua non sono degli assistenti presenti sul territorio per la durata di un anno e licenziabili ma insegnanti a tutti gli effetti, con diritti e doveri simili a quelli degli altri docenti, come ben specificato nella C.M.28 del 3 febbraio 2000, riferita all’articolo 5 della legge 3 maggio 1999, modifica art.5 del Testo Unico.

· I docenti madrelingua sono stati inseriti tramite concorso pubblico nell'anno 1992 ed immessi in ruolo con lo stesso. Ulteriore concorso si è svolto nell'anno 1999 (OM153/99).

· I docenti madrelingua ancora supplenti sono nominati a loro volta tramite graduatoria dell’Ufficio scolastico regionale.

· I docenti madrelingua sono presenti soltanto in un numero esiguo di istituti (Pacle/Erica, Linguistico, Turistico) e rappresentano dunque un costo poco elevato e del tutto irrilevante per il bilancio del Ministero della Pubblica Istruzione.



La progressiva diminuzione delle ore provocherà per tutti gli attuali docenti madrelingua la perdita del posto di lavoro.

andrea ha detto...

Mi vien da piangere!!! come si puo' garantire sicurezza e professionalita' nei laboratori della scuola superiore,durante le esercitazioni pratiche,se poi l'unica cosa ,per questo governo e' risparmiare,tagliare posti in organico non garantendo una formazione all'altezza delle altre Nazioni.Carico di lavoro sempre piu' appesantito ed uno stipendio sempre piu' basso; la scuola italiana verso la deriva per incapacita' delle persone che la governano!!!!Andrea Assistente Tecnico

Anonimo ha detto...

Con quale senso si definiscono Fisica e Chimica "materie di indirizzo" nel futuro Istituto a denominazione "Amministrazione, Finanza, marketing" (insomma, gli ex ragionieri)?
Mi pare proprio debbano esssre inserite come materie "di formazione", più che - appunto - di indirizzo.
Matilde Mundula
Insegnante a TI
ITCG "Fermi" Ciriè

Roberta ha detto...

Sono una docente di Scienze ed insegno in un Istituto tecnico commerciale e per geometri. Mi sorprende come nella riforma della scuola superiore si intenda considerare gli insegnamenti di Fisica e Chimica (Scienze Integrate) come materie di indirizzo per Amministrazione, Finanza, Marketing (gli ex Ragionieri). Come si spiega? Dov'è finito il riconoscimento del valore formativo-educativo di queste discipline?

margherita ha detto...

Non sto capendo quale motivazione impedisce che in alcune Province lombarde i licei sc. non possano aprire sezioni di scienze applicate: chi lo può fare, se non loro?? che cosa è successo?
Preciso, non mi interessa xsonalmente e nemmeno condivido alcunchè della.... (quale termine per una tale simulazione??), ma non riesco più a spiegarmi le motivazioni delle scelte politico-sindacali in atto in alto-loco e, almeno quelle, gradirei comprenderle. grazie

Laura ha detto...

scienze applicate rimane agli ITIS perche' li' c'era il liceo scientifico tecnologico.
i laboratori sono il motivo per cui il tecnologico era presso gli itis e la scelta di milano e' in linea con quanto c'era prima.

sagitta ha detto...

bisogna guardare alle tabelle di confluenza, sempre che siano definitive ...ancorchè non rese esecutive con legge, come tutto il resto

Lucia ha detto...

Sono un insegnante di Topografia, in ruolo da 4 anni, insegno in un Istituto Tecnico per Geometri; gli effetti della riforma sono assurdi, la mia materia (professionale) tra le più importanti per il futuro ex Geometra, verrà drasticamente ridotta da 19 ore settimanali in tre classi a 12,vengono tagliate 4 ore in quarta e 3 in quinta, cioè vengono eliminate le ore che adesso dedichiamo alle esercitazioni(si fanno davvero rilievi con moderni strumenti, come quelli che fanno i geometri) ma come è possibile peggiorare così la situazione? Ma questa è soltanto una perla, la seconda, forse peggiore della prima, è l'accorpamento tra questa classe di concorso (A072) dove per poter insegnare bisogna avere sostenuto almeno un esame di Topografia all'Università (Laurea in Ingegneria) con la classe di concorso A016, (Costruzioni, tecnologia Disegnao ecc) dove la maggior parte degli insegnanti sono Laureati in Architettura e non hanno mai sostenuto un esame di Topografia ed infatti non potevano insegnarla. Il mio non è un problema di posto di lavoro che probabilmente io non perderò,mi chiedo come potranno tanti insegnanti ormai vicino ai 50 anni andare ad imparare un materia così lontana dalla loro cultura scolastica ? I problemi proseguono perchè elementi di diritto, che adesso i ragazzi studiano in 4° e 5° è stata spostata in 1° e 2°, anche qui, mi chiedo se chi fa le riforme conosce realmente programmi, realtà lavorative perché anche in questo caso la materia dovrebbe rimanere agli ultimi anni per procedere di pari passo ad Estimo, con cui ha molti argomenti in comune. Ultimo problema, molto grave per noi che abitiamo in zone periferiche, l'uniformazione alle 32 ore settimanali portando le ore di lezione a 60 minuti, questo significa uscire due volte a settimana alle ore 14.00, alcuni dei miei alunni per venire a scuola prendono un pulmann alle 6 del mattino, come faranno a ritornare a casa? Chi riuscirà ad avere l'attenzione degli alunni dalle ore 13.00 alle ore 14.00 ?

Unknown ha detto...

Mi chiamo Paolo Pazzaglia. Sono un docente abilitato A060 (Scienze Naturali nella Scuola Secondaria di II Grado: Biologia, Chimica, Geologia, Geografia, Astronomia e Microbiologia) .
Scrivo in seguito alla constatazione del fatto che dall'anno prossimo, stando a quanto prescritto dalla riforma delle Superiori, io non potrò più insegnare la materia sulla quale ora lavoro e per la quale mi sono abilitato: Chimica in un istituto per Ragionieri (Scienze della materia).
Fisica e Chimica (Scienze Integrate) saranno infatti considerate dalla riforma come materie di INDIRIZZO per Amministrazione, Finanza, Marketing (gli ex
Ragionieri)...
Mi domando innanzitutto: materie di INDIRIZZO? La Chimica per i ragionieri sarebbe materia di indirizzo?
In secondo luogo: ho studiato Didattica della Chimica e mi sono abilitato per poter insegnare Chimica non meno di quanto abbia fatto per Biologia e Scienze della Terra. Quale corretta logica porta a togliermi il diritto di lavorare nel campo per cui mi sono altamente preparato e nel quale ho conseguito un'abilitazione attraverso esame di Stato?
Mi sono abilitato presso la SIS Piemonte. Sono stati due anni di enorme impegno e di pesanti sacrifici economici. Ora, dopo l'accorpamento delle classi, i pesantissimi tagli economici e la riduzione dell'orario curricolare (unica concreta conseguenza della riforma delle Superiori) anche la beffa di sentirmi dire che certo ho lavorato per abilitarmi all'insegnamento di quella Chimica, che certo ero abilitato.. ma adesso non lo sono più. Perchè qualcuno, per far tornare chissà quali conti, ha deciso che si possono così tranquillamente violare i diritti della persona.
Un minimo senso di realismo mi porta a immaginare che queste mie righe verranno ignorate, ma se a leggerle è una persona e non una macchina allora spero che la persona dica qualcosa.
Paolo Pazzaglia

Anonimo ha detto...

Perchè non è uscita neanche una parola sulla SCOMPARSA dai quadri orario dei Professionali e nei bienni dei tecnici la A075 A076?
Un tempo si insegnava a scrivere a macchina (dattilografia) poi sul computer. Ora saranno in grado di gestire la corrispondenza commerciale con un minimo di estetica per non produrrre quegli obbrobri che siamo ormai abituati a vedere? Noi proprio non serviamo più. E i famosi incrementi di ore di laboratorio? Da 5 ore in prima passiamo a 0, da 4 ore in secoonda e terza passiamo a 0, da 3 ore in quarta e quinta passiamo a 0!!!! grazie della considerazione. E ora come ci sistemano?

Anonimo ha detto...

che peccato, questo blog si è esaurito. pochi commenti, ognuno la sua lamentela. e adesso? adesso ognuno penserà alla propria graduatoria (ci sarò l'anno prossimo?, perderò la sede?, sarò sopranumerario?, farò supplenze tutto l'anno?, quando andrà in pensione il collega? così mi libera un posto, ecc). coraggio

Anonimo ha detto...

Buongiorno.
Nel decreto cosiddetto milleproroghe, convertito in legge a fine febbraio, è stato deciso un ulteriore taglio del 10% sul personale delle P.A. di cui all'art. 1 del D.lgs. 165/2001, quindi comprese le scuole. Perchè la FP CGIL non ne dà notizia ? E' meglio che una cosa del genere resti nascosta tra le pieghe del suddetto decreto per poi tirarla fuori al momento più opportuno ?

Saluti

Lina Panfili ha detto...

Sono una docente di Italiano e Storia in un ITI, prossima alla pensione.Circa 2 mesi fa ho inviato alla FLCGIL un appello degli insegnanti di Diritto, Storia e Geografia, attraverso Facebook. In sintesi, si lamentava in quell'appello il fatto che, negli Istituti Tecnici, Storia è ridotta ad 1 ora settimanale, dato che 1 ora deve essere destinata a Cittadinanza e Costituzione. Tutto ciò "condito" con il fatto che:
- i contenuti di Cittadinanza e Costituzione definiti dal Ministro attengono esclusivamente alla preparazione specifica degli insegnanti di Diritto ed Economia
- che nella Prima Prova dell' Esame di Stato ben 2 tipologie( saggio storico-politico e tema storico) richiedono una preparazione storica che con 1 sola ora non si può certo garantire!
Sono soltanto io(in quanto allieva dei "maestri del sospetto") ad essere allarmata e a vedere in tutto questo un modo surrettizio per eliminare una disciplina scomoda come Storia? Perchè non se ne parla?

Marta Silva ha detto...

Sono una docente di Laboratorio Trattamento Testi entrata in ruolo nel'86 con diversi anni di preruolo.La Riforma ci esclude dalla scuola secondaria di II grado in quanto il MIUR è certo del fatto che i docenti di Trattamento Testi, impegnati negli Istituti Tecnici e Professionali, abbiano insegnato fino ad oggi Dattilografia e Stenografia. Più volte abbiamo contattato il Ministero segnalando che la dicitura
“Trattamento Testi - Dattilografia e Stenografia”
è solo un dato figurativo e che da circa 15 anni questi docenti sono impegnati nell’insegnamento delle Tecnologie Informatiche e relativi software applicativi.
Quello che sosteniamo non è basato solo su dichiarazioni verbali, ma viene confermato dai programmi svolti e depositati presso le segreterie didattiche di tutti gli Istituti Tecnici e Professionali d’Italia e dai libri di testo adottati dagli stessi istituti.
Abbiamo inoltre più volte contattato:
- il Presidente De Toni (commissione tecnica Ministeriale) il quale è rimasto vago;
- la Dott.ssa Nardiello (Direttore Generale Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) ha risposto che stanno esaminando la nostra situazione;
- il Dott. Pilo (Dirigente MIUR) ha riferito: se i contenuti della nuova disciplina Informatica risultassero simili a quelli di Tratt. testi, non avrebbe senso escluderci dall'insegnamento pur in assenza di titolo d’accesso specifico; verrebbe studiata una sorta di "sanatoria", evidentemente del tutto transitoria per gli attuali docenti;
- la Dott.ssa De Vita (Ispettrice Ministeriale) ci ha liquidati dichiarando che non è possibile inserirci nella nuova classe A37, in quando la programmazione della nostra materia è molto limitata rispetto a quella di "Informatica".
I docenti si chiedono qual è (nel primo biennio) questa informatica, sostenuta dalla De Vita, che nega la possibilità di insegnare le discipline Informatiche nel PRIMO BIENNIO. (si consideri che in questi anni ci hanno utilizzati nelle discipline informatiche senza richiedere un titolo di studio specifico). Forse una informatica altamente specialistica che comprende i linguaggi di programmazione, dando per scontato che i giovani di 15 anni abbiano già acquisito le competenze informatiche essenziali per affrontare, adeguatamente preparati, le diverse situazioni lavorative? Nulla di più insensato.
Il documento del CNPI (15 dicembre 2009) a pag. 2 punto 2 riporta indicazioni relative alle classi di concorso ad esaurimento e al punto 5 considerazioni sulla salvaguardia delle titolarità dei docenti nel caso in cui l’insegnamento permanga ma cambi la classe di concorso. La disciplina TRATT. TESTI A75/76 ne è un tipico esempio in quanto viene mantentuta la nostra programmazione (verificabile nei nuovi libri di testo) nell’INFORMATICA del primo biennio ma viene sostituita la c. concorso con la A37. Il MIUR non ha applicato al nostro caso quanto riportato dal CNPI in quanto è convinto che si stia insegnando dattilografia e stenografia.
RingraziandoLa anticipatamente per l’attenzione e disponibilità, nella speranza che vengano affrontate urgentemente le problematiche relative ai docenti di TRATTAMENTO TESTI, in attesa di comunicazioni Le porgo i più cordiali saluti.

Antony61 ha detto...

Ho scoperto solo oggi questo blog. Sarebbe bene darne la massima divulgazione: al momento il mondo della scuola è privo di uno spazio-forum "istituzionale" e alcuni di noi si "accontentano" di lasciare dei commenti sul blog personale del dott. Bruschi. Il forum sul sito INDIRE al momento non accetta commenti e si possono solo leggere quelli depositati da metà novembre 2009 al 4 febbraio 2010. Un forum su un blog sindacale non è il massimo, ma sempre meglio che "parlare" nello spazio privato di qualcuno (fosse anche il presidente della cabina di regia).

Anonimo ha detto...

Sono una docente di ruolo in un liceo scientifico con minisperimentazione linguistica che prevede lo studio di due lingue straniere. Vorrei far notare che, dietro lo sbandierato aumento delle lingue straniere in realtà si nasconde: l'abolizione tout court della seconda lingua comunitaria (nel nostro caso il francese)e la diminuzione di due ore di inglese nel quinquennio.
Vorrei solo sottolineare che io, come i miei colleghi, abbiamo superato concorsi a cattedra,sottoscritto regolare contratto.....rinunciato ad altre possibilità e ci troviamo ora con una cattedra che semplicemente sparisce perchè i nostri governanti hanno deciso che una seconda lingua straniera è superflua. Tutto ciò contro ogni risoluzione del parlamento europeo ved.risoluzione del 24 marzo 2009 solo per citarne una.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Laura. Oggi nella mia scuola abbiamo scioperato in 5 su 80......molti affermano di non credere più nel sindacato che tanto lo sciopero è inutile e via di questo passo.Io invece ho manifestato e manifesterò il mio dissenso fosse anche con uno sciopero "inutile" perchè non voglio che il mio silenzio sia trasformato in consenso da questo regime.Sbaglio o
la riforma tremonti-Gelmini non è ancora legge? Non sarebbe forse il caso di organizzare una raccolta di firme per chiedere al nostro presidente di non firmare il decreto? Non mi sembra ci siano particolari motivi di urgenza per firmare un decreto che impoverirà l'offerta formativa della scuola italiana e farà perdere migliaia di posti di lavoro......tutto ciò con grande soddisfazione delle scuole
private che, rdendo, ringraziano.

massimo ha detto...

Sono un insegnante di Elettrotecnica all' I.T.I.S. di Cuneo. Mi chiedo se lo sciopero serva a ancora.
L'ho fatto sempre ma risultati????
O cambiamo strategia (andare con i forconi davanti al parlamento e attenderli) o penso che gli iscritti si stuferanno di pagare e basta!

Michelina Verdecchia ha detto...

Condivido pienamente l'analisi fatta da Marina Fiori a proposito della classe A024 Disegno e Storia del Costume/Disegno Professionale

Nella bozza di accorpamento delle nuove classi di concorso, la disciplina indicata con l’attuale sigla A24-Disegno e Storia del costume confluirebbe, insieme alla A025, nella classe di concorso A-02/Arte e tecniche di rappresentazione grafica negli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado e non risulterebbe più materia d’indirizzo e professionalizzante, ma bensì disciplina di “area comune”.
L’attuale A24-Disegno e Storia del costume, invece, appartiene all’area professionale nell’ordinamento degli Istituti professionali per l’Industria e l’Artigianato (indirizzo Tecnico dell’abbigliamento e della moda). Infatti, nel Biennio post-qualifica A24 diventa Disegno Professionale ed è oggetto di seconda prova scritta all’Esame di Stato (anche per l’anno scolastico in corso 2009/2010) con il codice meccanografico M005:Disegno Professionale, come da allegato al D.M. nr.5 del 15/01/2010.

Michelina Verdecchia ha detto...

Condivido pienamente l'analisi fatta da Marina Fiori a proposito della classe A024 Disegno e Storia del Costume/Disegno Professionale

Nella bozza di accorpamento delle nuove classi di concorso, la disciplina indicata con l’attuale sigla A24-Disegno e Storia del costume confluirebbe, insieme alla A025, nella classe di concorso A-02/Arte e tecniche di rappresentazione grafica negli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado e non risulterebbe più materia d’indirizzo e professionalizzante, ma bensì disciplina di “area comune”.
L’attuale A24-Disegno e Storia del costume, invece, appartiene all’area professionale nell’ordinamento degli Istituti professionali per l’Industria e l’Artigianato (indirizzo Tecnico dell’abbigliamento e della moda). Infatti, nel Biennio post-qualifica A24 diventa Disegno Professionale ed è oggetto di seconda prova scritta all’Esame di Stato (anche per l’anno scolastico in corso 2009/2010) con il codice meccanografico M005:Disegno Professionale, come da allegato al D.M. nr.5 del 15/01/2010.

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

Non capisco quale sarà l'identità dei nuovi licei artistici ormai impoveriti di arte e arricchiti di architetti aridi e presuntuosi.

justine ha detto...

Dove sta l’aumento tanto declamato dell’insegnamento delle lingue comunitarie nella riforma della scuola superiore?
Noi insegnamo negli istituti tecnici commerciali ad indirizzo Periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue Estere ed ERICA. Pur facendo il confronto in minuti le ore diminuiscono, e non di poco e L’insegnante madrelingua semplicemente sparisce! Anche dal Turistico
E’ vero siamo in pochi e direi indifesi ma noi insegnanti madrelingua crediamo nel nostro lavoro. Abbiamo contribuito alla formazione linguistica e culturale di migliaia di studenti e nella riforma delle superiore il ministero si ricorda di noi soltanto nei licei linguistici. E i tecnici, non hanno diritto alla nostra presenza?
Come potremmo insieme ai nostri colleghi di lingua straniera formare adeguatamente i nostri studenti per il profilo indicato nella riforma:
“Il profilo del diplomato in “relazioni internazionali per il marketing” si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali internazionali ...” (da descrizione dei nuovi indirizzi ministeriali, Guida alla nuova scuola superiore)
Vorremmo che “the powers that be” ci spiegasse dove sta l’aumento di ore nell’insegnamento delle lingue straniere e che fine faremmo noi insegnanti madrelingua.

Anonimo ha detto...

mi chiedo se questi signori si sono accorti che questa riforma riporta la scuola indietro di un trentennio e contribuirà ad aumentare il numero dei disoccupati....
Noi lavoratori della scuola valiamo meno dei dipendenti di altre aziende? Come mai lo stato chiede giustamente alle inustrie di non delocalizzare di evitare licenziamenti e poi pratica un licenziamento di massa nella scuola?
Possibile che la società tutta viva con tanta indifferenza quello che è un vero smantellamento della scuola pubblica?

Unknown ha detto...

Coordinamento Nazionale dei Docenti di Laboratorio (itp)

Lettera al Ministro GELMINI

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti di Laboratorio, dopo aver preso visione dei testi approvati in seconda lettura dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 4 febbraio 2010, non può che esprimere forte preoccupazione.

Nei pareri espressi dalle Commissioni Cultura di Camera e Senato veniva evidenziato e richiesto quanto segue: “… potenziare la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici nei laboratori di chimica e fisica del primo biennio, in quanto strettamente collegati alle discipline di indirizzo, anche in considerazione del fatto che senza il potenziamento indicato rischiano di essere gravemente compromessi gli aspetti operativi della didattica in laboratorio con riferimento alle discipline scientifiche a carattere sperimentale; …”

e ancora veniva evidenziata l’opportunità di mantenere: “…l’opzione destinata a raccogliere la domanda di offerta formativa che attualmente viene soddisfatta dai licei scientifico-tecnologici presso gli istituti tecnici. … Si ravvisa peraltro criticamente la totale assenza di ore di laboratorio e il mancato ricorso ai docenti tecnico-pratici e si sollecita quindi un riequilibrio in questo senso, eventualmente anche nell'ambito del Piano dell'offerta formativa.”

Nei nuovi quadri orario si hanno, invece, riduzioni del 50% nei Laboratori di Chimica e di Fisica dei Tecnologici, così come, nonostante il suo reinserimento, nel corso ex-Mercurio dei Tecnici Economici per le ore di Laboratorio di Informatica Gestionale. Nei vari indirizzi del Tecnologico si ha una diminuzione media del 30% di tutte le attività di laboratorio, grave la situazione della C320. Forte la diminuzione dei laboratori anche nei professionali, cosi come nei Tecnici Turistici é prevista l’eliminazione di Conversazione di Lingua; presenti problemi anche per Ricettività Alberghiera. Nel nuovo indirizzo del Liceo delle Scienze Applicate manca totalmente la presenza degli insegnamenti di laboratorio.

Il Coordinamento Docenti di Laboratorio vuol ribadire, ancora una volta, quanto segue:

 non è assolutamente pensabile che si possano insegnare materie scientifiche e tecniche senza un’ampia e qualificata attività didattica di laboratorio, svolta da docenti specifici (Insegnanti Tecnico Pratici).
 una Riforma che sostiene l’estensione delle attività di laboratorio non può, nei fatti, determinarne la drammatica riduzione, se non, in alcuni casi, la totale sparizione.
 migliaia di Docenti di Laboratorio di ruolo diverranno soprannumerari; per i colleghi precari sarà altamente improbabile, se non addirittura impossibile, continuare a lavorare nel sistema scolastico.
Non da ultimo si ricorda l’art. 482 del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione (DLvo 297/94), il quale prevede che: “Nei casi di modifica di ordinamenti scolastici ovvero di programmi di insegnamento, i docenti di materie non più previste e comunque diversamente denominate o raggruppate, sono assegnati dal Ministero della pubblica istruzione, su conforme parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, a materia o gruppo di materie affini, conservando a tutti gli effetti lo stato giuridico ed economico in godimento.”

Richiediamo pertanto che l’Amministrazione e le Associazioni Sindacali mettano in atto e con ogni mezzo tutte le strategie necessarie per salvaguardare e recuperare la figura del Docente di Laboratorio, nel rispetto della sua dignità professionale, garantendo così la “dovuta” ricollocazione di tutto il personale all’interno del sistema scolastico riformato.

10 marzo 2010
www.coordinamentoitp.it

laura ha detto...

andate a leggere qui, ci sono le prime bozze delle classi di concorso

ciao


http://www.gildacuneo.com/articoli/riforma_scuola_superiore_prime_indicazioni_sulle_future_aggregazioni_di_classi_di_concorso-1268.html

Anonimo ha detto...

Vorrei capire come si possono attivare gli insegnamenti aggiuntivi e se questi rappresentano un monte ore aggiuntivo a quello delle materie obbligatorie oppure si tratterebbe di "sottrarre "ore ad altre discipline.....
In questo secondo caso il problema mi pare già risolto a priori poichè non sarà possibile attivare alcunchè visto che nessun cederà nulla.
PS: scrivo in anonimo non per nascondere la mia identità ma semplicemente perchè non mi sono ancora regisrata vista la mia scarsa attitudine all'uso del pc.

Carla da Stradella Pavia ha detto...

Mi sono chiesta se oltre ai tagli alla spesa togliendo insegnamenti come Diritto ed Economia e Chimica - laboratorio non si "desideri" che ai giovani sia negata la possibilità di aprire gli occhi!!! su tutto ciò che sta accadendo..........comprese le manovre finanziarie per abbassare le valutazioni delle azioni e consentire ai "soliti" di arricchirsi sempre di più entrando in possesso di imprese a poco costo. Invece di pensare a dare lavoro ai giovani che hanno "maggiore forza" (è fisiologico) costrigono a lavorare le donne per più anni impedendo loro di curare i genitori anziani (perchè i ricoveri rendono di più). Rendiamoci conto che i giovani rendono di più perchè operano velocemente, e per salvaguardare l'esperienza degli anziani realizzare part-time verticali con parte pensione su cast "giovane - esperto": lavoro per tutti.
Carino sarebbe promuovere referendum per abolizione laute pensioni a senatori che useranno per pochi giorni di lavoro anni e anni sudati da veri lavoratori (Vi assicuro che in certe classi, attualmente, con ciò che dovrebbe non essere fatto entrare in Italy (ma lo si fa entrare perchè serve di più a Loro per stare svegli, data l'età) si sta rovinando la gioventù .... che alla fine "cucù" ....che ci garantirà la tanto agognata pensione... per poter svolgere ciò che non è realizzabile quando si lavora sotto padrone.
Ultimo invito coloro che predisporranno le classi di concorso vedano bene quali esami vengono sostenuti per realizzare qualcosa che sia a livello Europeo: Riforma scolastica europea condivisa il vero traguardo per il lavoro, nonchè la pace e la serenità (non più guerre, come sostiene Don Tonini "Un Grande").

artestoria ha detto...

Il Collegio dei docenti del Liceo Levi di Montebelluna si è riunito in seduta straordinaria il 28 ottobre 2010 ed ha approvato a maggioranza un documento di analisi e valutazione della situazione didattica del Liceo Levi a seguito dell'avvio della riforma del secondo ciclo ed ha determinato che, "a fronte di questa situazione, e in particolare da quanto evidenziato nei punti 2 e 6, i docenti, pur impegnandosi a garantire la qualità del servizio di formazione fin qui fornito:

- ritengono inattuabile l’organizzazione e la partecipazione in qualità di accompagnatori ai viaggi di istruzione di più giorni e pertanto decidono di sospendere tali attività per il corrente anno scolastico;

- non intendono farsi carico con attività di volontariato dell’andamento della didattica nella scuola, che dovrebbe invece avere a disposizione più tempo riconosciuto.

Tali decisioni, come più sopra dimostrato, muovono da considerazioni esclusivamente didattiche e vogliono mettere in luce la necessità urgente di un ripensamento della riforma stessa sulla base delle presenti critiche."

A questo link potete leggere il documento completo:
https://docs.google.com/fileview?id=0B3vkP9clBOj3MTYxYmM5MTAtOWFkNi00MjQ0LWE5YmEtZDJhNGM2NTA1Yjkx&hl=it